La svolta del rigassificatore: al via il servizio al “dettaglio” per piccole metaniere
Asta a fine mese. Serve per poter distribuire il Gnl alle navi con motori a gas

Il rigassificatore di Olt Offshore Lng Toscana
LIVORNO. Dopo tutta la preparazione per l’adeguamento infrastrutturale, passa ora al concreto debutto operativo del punto di vista commerciale il nuovo servizio di “small scale” di gas naturale liquefatto che apre una nuova pagina per il rigassificatore di Olt Offshore Lng Toscana, l’impianto che è localizzato in mare 22 chilometri al largo delle coste livornesi.
Formalmente si tratta dell’annuncio della pubblicazione della capacità disponibile: la società informa che la documentazione è consultabile online nell’area commerciale del proprio sito (www.oltoffshore.it). È la prima volta in Italia che le aziende interessate potranno partecipare a un’asta per l’assegnazione di slot dedicati a questo servizio, come fanno sapere dal quartier generale di Olt.
L’appuntamento è previsto per fine mese: mercoledì 29 ottobre sarà messo a disposizione degli operatori – viene segnalato – un prodotto composto da «12 slot “small scale” da 7.500 metri cubi liquidi, che saranno distribuiti mensilmente da novembre 2025 a novembre 2026».

Presentazione video schema servizio small scale
Di cosa si tratta? Dal punto di vista concretamente operativo – viene spiegato – il servizio di “small scale” prevede che dal terminale Gnl si possa «caricare Gnl su navi metaniere di piccole dimensioni che potranno rifornire, direttamente in mare, unità navali alimentate a gas naturale liquefatto, oppure scaricare il combustibile nei depositi costieri dei principali porti del Mediterraneo».
A ciò si aggiunga che «le caratteristiche dell’impianto consentiranno anche di ricevere Gnl da piccole metaniere per essere poi rigassificato e immesso in rete (slot di discarica complementare)». Tali slot – si afferma – saranno offerti in successive aste, «una volta verificata la capacità di rigassificazione disponibile, su base infrannuale».
«Con la pubblicazione della capacità small scale e l’avvio delle prime aste dedicate, Olt compie un ulteriore passo nel percorso di crescita e diversificazione dei servizi offerti», queste le parole di Giovanni Giorgi, amministratore delegato di Olt. «Questa iniziativa – sostiene – rappresenta una novità assoluta per il nostro Paese a vantaggio dello sviluppo della filiera del Gnl in Italia: potrà favorire l’uso di combustibili a minor impatto ambientale, fornendo un contributo alla transizione energetica e alla decarbonizzazione del trasporto marittimo e terrestre».
Vale la pena di ricordare che Olt Offshore Lng Toscana è controllata da gigante industriale italiano Snam (50,5% in mano a investitori istituzionali e 31% posseduto da Cassa Depositi Prestiti tramite Cdp Reti) e Igneo Infrastructure Partners (del fondo australiano First Sentier Investors, ora in mano a Mitsubishi Ufj Financial Group). L’impianto offshore si connette alla rete nazionale attraverso un gasdotto lungo 36,5 chilometri, costruito e gestito da Snam (quasi 30 chilometri in mare, circa 5 chilometri nello Scolmatore e i rimanenti 2 km a terra. La capacità di rigassificazione massima autorizzata è pari a 5 miliardi di standard metri cubi annui.