Liberty Magona, la strigliata della Regione Toscana: ora basta, gli stipendi vanno pagati

L’ingresso dello stabilimento Liberty Magona a Piombino
FIRENZE. «Occorre andare oltre le rassicurazioni e procedere concretamente al pagamento degli arretrati ai 470 lavoratori». A dirlo è la Regione Toscana, che interviene dopo l’incontro al ministero per la vertenza Magona di Piombino. «Le promesse di Liberty Steel sono già state tradite nelle settimane scorse e serve passare dalle parole ai fatti», dice il consigliere del presidente della Regione per il lavoro e le crisi aziendali al termine del vertice romano.
Per la Regione – viene fatto rilevare – il quadro resta «preoccupante» anche sul tema cruciale della cessione dello stabilimento. Secondo quanto viene riferito, «la decisione della proprietà di procedere alla composizione negoziata della crisi lascia intatta l’urgenza di arrivare il più rapidamente possibile al passaggio di mano dello storico sito siderurgico a un nuovo investitore». È un passaggio che «deve avvenire, oltre che celermente, tutelando gli asset e garantendo continuità produttiva, salariale e occupazionale, inclusi lavoratori interinali e quelli dell’indotto, di cui l’amministrazione regionale si è fatta già carico, come dimostra la recentissima richiesta di prolungamento della cassa integrazione per gli addetti in appalto del servizio mensa».
È in questo modo che la Regione Toscana torna a «chiedere attenzione» sul rilancio del polo di Piombino e conferma il suo impegno ricordando:
- «la sottoscrizione formale da parte del presidente della Regione dell’ “accordo di programma” con Metinvest,
- la riunione nei giorni scorsi a Roma sulle questioni ambientali nell’ambito dell’intesa con Jsw Steel Italy,
- gli investimenti nel porto di cui «la Regione è diretta promotrice e finanziatrice».