Da mezzo mondo a Venezia per il “conclave” dei porti turistici
Mezzo migliaio di operatori insieme a campionissimi, esperti e istituzioni

Giovanni Soldini, campione di vela
VENEZIA. Ci sono i rappresentanti delle istituzioni che hanno in mano le chiavi delle concessioni e ci sono gli operatori privati che hanno invece in mano i capitali e il know how per trasformare un angolo di costa in un porto turistico, ci sono i costruttori nautici che creano i mezzi per muoversi nel mare e ci sono i fornitori di tutta quell’infinita gamma di servizi che ruotano attorno così come i progettisti che disegnano le infrastrutture: c’è tutto questo e molto altro ancora in questi giorni (fino al 17) nella magnifica Sala degli Squadratori dell’Arsenale di Venezia. Mezzo migliaio di delegati del settore nautico internazionale non potrebbero sperare di meglio per la “World Marinas Conference 2025”, appuntamento clou per tutta l’arcipelago di figure e imprese che gravitano attorno al mondo della nautica.
L’evento porta la firma dell’organismo internazionale che raggruppa le organizzazioni dell’industria marina (Icomia) in tandem con la società Vento di Venezia e varie istituzioni, non ultima ovviamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che «fin da subito ha supportato questa prestigiosa conferenza, riconoscendo il ruolo strategico per promuovere a livello internazionale il ruolo della nautica da diporto e dello yachting per lo sviluppo economico congiuntamente con la sostenibilità ambientale di Venezia, del territorio veneto e del nostro Paese», come spiega in una nota che accompagna l’evento.
La conferenza si tiene ogni due anni in una differente città marittima del pianeta: dal ‘93 in poi quest’appuntamento ha girato ogni angolo del mappamondo fra Europa e Australia, Stati Uniti e Asia: quest’anno l’idea di fondo sembra girare attorno alla volontà di costruire «un futuro sostenibile insieme» all’insegna della condivisione delle “migliori pratiche”.
Viene annunciata, come ospite d’onore, la presenza di Shirley Ann Robertson, straordinaria velista britannica, oro sia ai Giochi di Sydney che a quelli di Atene, diventata poi una testimonial planetaria della vela sia come podcaster che come volto della Bbc. Fra i relatori: Giovanni Soldini, altro notissimo velista, ora impegnato come team principal del rivoluzionario progetto sportivo “Ferrari Hypersail”; Oliver Dorschuck, amministratore delegato di D-Marin, la società impegnata anche nella realizzazione del nuovo porto turistico di Livorno; Baxter Underwood, numero uno di Safe Harbor Marinas, presentato come «il più grande proprietario e operatore di porti turistici nel mondo»; Alberto Galassi, alla guida da più di undici anni di Ferretti Group, uno dei principali costruttori di yacht di lusso al mondo.
L’Authority veneziana coglie la palla al balzo per sottolineare che «il sistema portuale di Venezia e Chioggia si presenta come un polo polifunzionale capace di un’offerta su misura in ogni comparto, incluso – tiene a ribadire – quello della nautica da diporto, con marine, approdi e servizi strategicamente dislocati e attrezzati per garantire massima accessibilità, fruibilità e comfort». Dal quartier generale dell’ente portuale si mette in risalto che «per mantenere e incrementare l’eccellenza lagunare in questo settore sono in corso investimenti per renderlo sempre più sostenibile, all’avanguardia e attrattivo di un turismo sempre più qualificato e consapevole dell’ingente valore naturalistico, artistico e culturale del territorio veneziano e veneto».