Intelligenza artificiale invece che Sherlock Holmes: così si cerca casa
L’innovazione parte dalla Toscana: Carratelli cambia le abitudini web

Comprare case di lusso con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
FIRENZE. Non ci vuole Sherlock Holmes, come da (bello) spot di un big dell’immobiliare, per cercare casa: l’assistenza dell’intelligenza artificiale vuol rimpiazzare non solo l’impareggiabile Watson ma anche l’acume del detective della pubblicità (interpretato dall’attore livornese Guglielmo Favilla, che ritroviamo anche nei “delitti del BarLume”). Accade a Firenze, anzi nel web: dal quartier generale di Carratelli Holding si rende noto che, attraverso la propria divisione dedicata alle proprietà immobiliari di pregio, è stata attivata sul sito ufficiale «uno dei primi sistemi in Italia per la ricerca immobiliare basato su intelligenza artificiale».
Come funziona in concreto? In modo «semplice e innovativo al tempo stesso», dicono dall’azienda: «accanto ai tradizionali filtri di ricerca (prezzo, superficie, località, numero di stanze) compare ora la possibilità di scrivere in linguaggio naturale le proprie esigenze, come se si stesse parlando con un consulente». Per dirne una, a rompere il ghiaccio è l’Intelligenza che si rivolge all’interlocutore: «Benvenuto! Posso aiutarti a trovare l’immobile giusto. Abbiamo 860 proposte: dimmi budget indicativo, quante camere ti servono e la zona preferita»: questo poco fa…
Insomma, anziché la solita griglia di parametri, magari mediante menù a tendina o cos’altro vi pare, è sufficiente scrivere una frase discorsiva: ad esempio, «villa con piscina vista mare in Maremma» oppure «appartamento in centro a Firenze con terrazzo panoramico». L’algoritmo ci “pensa”, interpreta immediatamente quel che avete scritto e lo traduce in una risposta adeguata.
«Non più dunque liste generiche di annunci da scorrere in maniera impersonale, ma un’interazione che avvicina la tecnologia al modo in cui le persone formulano i loro desideri, rendendo la ricerca più rapida, intuitiva e aderente alle aspettative», dicono dal quartier generale di Carratelli Holding (che conta su sedi in Toscana, a Roma e a Milano). Lo spiegano rimarcando che si tratta di «un passo avanti decisivo per l’intero settore», visto che si introduce «uno strumento ancora poco diffuso in Italia e destinato a cambiare radicalmente il modo in cui si cercano e si selezionano gli immobili».
Carratelli rivendica un ruolo da pioniere i questo campo: «Se in altri Paesi i modelli conversazionali stanno gradualmente cambiando il mercato, in Italia – si afferma – l’utilizzo di intelligenza artificiale per la ricerca immobiliare è ancora limitato a pochissime esperienze». Aggiungendo poi: «Portare questa tecnologia in Italia significa dunque non solo offrire un vantaggio competitivo ai clienti, ma anche indicare una strada possibile per tutto il comparto, aprendo a scenari in cui la digitalizzazione e l’innovazione si mettono al servizio di un bene tradizionalmente legato a fattori emotivi e identitari come la casa».

Gabriele Carratelli, presidente Holding
Queste le parole di Gabriele Carratelli, che della holding è presidente: «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di anticipare i bisogni dei clienti, non solo rispondere a richieste già espresse: con l’intelligenza artificiale chi cerca casa con noi può finalmente interagire in maniera naturale, senza perdere tempo tra filtri e parametri tecnici. È un cambiamento che mette davvero la persona al centro e che, siamo convinti, segnerà il futuro del settore immobiliare».