Aleph detta legge al Raduno Vele Storiche Viareggio
Protagonista una sessantina di barche d’epoca, classiche e storiche

Regata Vele Storiche Viareggio 2025, foto di Maccione
VIAREGGIO. Una sessantina di imbarcazioni d’epoca, classiche e storiche, varate tra l’inizio del Novecento e gli anni Duemila, sono state le protagoniste della ventesima edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio. La più lunga nella storia della manifestazione: il via mercoledì 15 ottobre con la cerimonia di issata dei tre guidoni, Vele Storiche Viareggio, Aive (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e Club Nautico Versilia, a bordo della nave goletta Palinuro della Marina Militare, alla fonda davanti alle spiagge; la conclusione domenica 19. In una splendida “ottobrata”, con giornate meteorologicamente calde, per l’evento organizzato dall’omonima associazione (www.velestoricheviareggio.org) insieme al Club Nautico Versilia, con il supporto del Comune Città di Viareggio, Autorità Portuale Regionale, Navigo Toscana e iCare Viareggio Porto 2020.

Aleph 1951, foto di Maccione
Il Trofeo Vele Storiche Viareggio 2025 è stato assegnato ad Aleph del 1951, splendido yawl bermudiano lungo 16,18 metri varato dal cantiere tedesco Abeking & Rasmussen. «Un bellissimo progetto estremamente originale», ha detto il commodoro VSV Enrico Zaccagni: «La barca è ben manutenuta grazie all’armatrice proprietaria, Antonia Papacena Agnese, con interni eleganti in pannelli di mogano Honduras e un fasciame impeccabile verniciato a coppale che ha l’età della barca». Aleph si è rivelata vittoriosa anche nel raggruppamento VSV-1 e nella classifica CIM tra gli Yacht d’Epoca.
Il raduno ha ospitato un convegno sul futuro della nautica di valore storico, tre regate disputate tra venerdì e domenica con sole e venti leggeri, una “parata di eleganza”, mostre pittorico-fotografiche, l’esposizione di auto e derive d’epoca (2 Vaurien e un Dinghy 12’). A fare gli onori di casa agli oltre 400 regatanti i presidenti VSV e CNV, rispettivamente Gianni Fernandes e Roberto Brunetti, Massimo Lucchesi, direttore dell’Autorità Portuale Regionale e il capitano di fregata Sabrina Di Cuio, neo-comandante della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Viareggio. Oltre 90 i chilogrammi di ricciola servita agli equipaggi in occasione della tradizionale cena di sabato sera al Cantiere Del Carlo (con musica dal vivo della Enzo Lombardi White Band di Prato).
Questi i primi tre classificati per ognuno degli 8 raggruppamenti nei quali sono state suddivise le imbarcazioni:
- Classe VSV 0: 1) LuluNikka; 2) Cadamà; 3) Sampei
- Classe VSV 1: 1) Aleph; 2) Margaret; 3) Mariella
- Classe VSV 2: 1) Danae; 2) Java; 3) Vistona
- Classe VSV 3: 1) Colibrì; 2) Estella; 3) Ilda
- Classe VSV 4: 1) Crivizza; 2) Ojalà II; 3) Nuvola
- Classe VSV 5: 1) Clan; 2) Sandra; 3) Malteba
- Classe VSV 6: 1) Ghostbusters; 2) Sula Iron Fox; 3) Mä Vista
- Classe VSV 7: 1) Scilla; 2) Predator; 3) Seven Seas
- Click-Day: Pilgrim, Ojalà II, Mä Vista, Seven Seas, Penelope
Presidente del comitato di regata per la flotta Vele Storiche, ospitato a bordo di Magim del 1979, era il giudice Fiv Ubaldo Sgherri, mentre lo spezzino Attilio Cozzani ha presieduto il comitato della Classe 5.50 metri stazza internazionale, che ha disputato cinque prove su un campo di regata separato.
Vincitrice del trofeo intitolato all’ammiraglio Florindo Cerri, assegnato alla barca che avesse tagliato per primo la prima boa, è stata il Sangermani del 1974 Sandra, che si è aggiudicata anche il Trofeo Challenge Sangermani intitolato allo storico cantiere e consegnato da Giacomo Sangermani.
Quinta edizione per il Trofeo Challenge Tirrenia II, vinto dal ketch Pilgrim del 1971 di Emmanuele Dalla Vecchia, assegnato alla barca che nel corso dell’anno abbia compiuto la più lunga navigazione d’altura. Per la seconda volta è stato invece assegnato il Premio Asdec (Associazione Scafi d’Epoca e Classici), attribuito alla barca partecipante al raduno VSV appartenuta alla stessa famiglia dal maggior numero di anni. Il riconoscimento è andato a Ella, che dal 1966 e da ben 4 generazioni è armata dalla famiglia milanese Pierini.
All’imbarcazione più piccola della flotta, il ketch Ninin II del 1996 lungo 6,70 metri di Massimo Del Dotto, il Premio Mbl, il Museo della Barca Lariana di Pianello del Lario, sul lago di Como.
Quattro le imbarcazioni che hanno ricevuto un riconoscimento legato a un importante anniversario: 60 anni per Penelope della Marina Militare (1965), 70 anni per Danae (1955) e infine 90 anni per Gazell e Oenone (1935).
«La presenza alla fonda davanti alle spiagge di Viareggio della nave goletta Palinuro della Marina Militare è stato un evento indimenticabile», come sottolineano gli organizzatori. Questo veliero scuola costruito in acciaio chiodato in Francia nel 1934, dallo scorso settembre al comando del capitano di fregata Gian Luca Montella, dagli anni Cinquanta viene adibito a campagne di istruzione marinaresca a favore degli allievi nocchieri. Già immortalato su tutte le locandine con l’acquerello dell’artista Emanuela Tenti, anche autrice di un libro celebrativo sul ventennale, nella giornata di mercoledì 15 ottobre ha accolto a bordo il sindaco viareggino Giorgio Del Ghingaro, l’assessore allo sport Rodolfo Salemi, la comandante Sabrina Di Cuio e i massimi rappresentanti delle associazioni Vele Storiche Viareggio, Aive e Club Nautico Versilia per l’issata a riva dei tre rispettivi guidoni. Sono seguite le visite a bordo da parte della cittadinanza e la spettacolare illuminazione notturna col tricolore. Il giorno successivo un’emozionante carosello di vele storiche ha salutato la nave, ripartita alla volta di Napoli e della Sicilia, dopo avere stretto un profondo legame col territorio e i sodalizi che promuovono la conservazione del patrimonio navale.
Queste le classifiche Aive con certificato Cim
- Yachts Epoca: 1) Aleph; 2) Margaret; 3) Mariella
- Yachts Classici: 1) Crivizza; 2) Penelope; 3) Airone V
- Classic Ior: 1) Ojalà II; 2) Nuvola; 3) Sandra
- Cruiser: 1) Java; 2) Vistona; 3) Cadamà
- Classe 5.50 metri S.I. (Stazza Internazionale): 1) Manuela V; 2) Rabicano; 3) Grifone

Ilda 1946 Parata, foto di Maccione
Il Raduno Vele Storiche Viareggio, insieme al Trofeo Ammiraglio G. Francese, Le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno, Capraia Sail Rally, Argentario Sailing Week e Vele d’Epoca in Passeggiata Morin, rappresentava l’ultima tappa del trofeo Artiglio, che comprende una serie di appuntamenti di regate patrocinate dall’Aive nella seconda zona Fiv. Le barche vincitrici della stagione 2025 sono state Barbara del 1923 tra le “Epoca” (24 barche), Crivizza del 1966 tra le “Classiche” (14 barche) e Ojalà II del 1973 tra i “Classic Ior” (10 barche). A Barbara anche il Trofeo Epoca Artiglio 2025. Tra le autorità intervenute alla premiazione il consigliere Cnv Massimo Canali, il capitano di vascello Roberto Savella in rappresentanza dell’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, comandante interregionale Marittimo Nord, oltre al comandante Di Cuio. L’assessore Rodolfo Salemi ha dichiarato: «Nel 2026 vorremmo esporre alcune imbarcazioni anche fuori dall’acqua nelle piazze di Viareggio, a partire già dalla settimana precedente la ventunesima edizione del Raduno Vele Storiche».
Giovedì 16 ottobre, nella sede del Cantiere Del Carlo, si è svolto il convegno dal titolo “Dare un futuro al passato: come trasmettere alle nuove generazioni di tecnici e artigiani gli strumenti per conservare e valorizzare la nautica di valore storico e l’arte marinaresca”. L’incontro, organizzato da Riccardo Valeriani e Enrico Zaccagni, rispettivamente vicepresidente e commodoro Vele Storiche Viareggio, è stato realizzato in collaborazione con le Università di Genova e La Spezia, l’Istituto Galilei Artiglio di Viareggio, con la presenza degli allievi del quarto e quinto anno, la Fondazione Isyl (Italian Super Yacht Life), Vmb Yachts Viareggio, Vela Tradizionale, i cantieri navali Del Carlo e Pezzini di Viareggio e il Cantiere Checchi di Massarosa che hanno illustrato alcuni dei più importanti restauri di barche in legno realizzati nel corso degli ultimi anni.
È emerso che oltre il 50% degli allievi formati dalle varie scuole trovano impiego presso le aziende del territorio, che il refitting degli scafi esistenti previene il loro oblio e la perdita delle imbarcazioni, che la nautica tra Livorno e La Spezia sfiora i 30 miliardi di valore e che la domanda di figure professionali è sempre superiore all’offerta. Tra le massime autorità militari presenti il capitano di corvetta Lorenzo Tempesti e il tenente di vascello Antonello Lorusso, comandante in seconda di Nave Palinuro.
Sabato 18 ottobre si è svolta la “parata di eleganza”. La giuria, ospitata sull’imbarcazione Till, era composta da Pamela Kagel, Marisa Bertolucci Zerbinati, Monica Guidi, Sandra Mei, Federica Betti, Moreno Pagnini, Marco Genovesi, Enrico Zaccagni, Serena Laudisa e Riccardo Valeriani, il vicepresidente VSV responsabile dell’organizzazione del raduno. Regista dell’evento Paola Zanoni, ufficio stampa del Club Nautico Versilia. L’imbarcazione vincitrice del premio, una borsa in cuoio conciato al vegetale realizzata dall’artigiano sardo Marco Renga, è risultata Ilda di Gianni Fernandes e Patrizia Cioni, varata nel 1946 dal cantiere La Ligure di Carpenteria di Recco su progetto dell’americano William Atkin. Promotrice del premio l’imbarcazione Eilean del 1936 di Officine Panerai in nome e in memoria di Angelo Bonati, l’ex amministratore delegato recentemente scomparso.