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AMBIENTE

Polo per la cattura e lo stoccaggio del carbonio in Malesia: contratto per Rina

Kuala Lumpur punta a diventare il riferimento del settore nel Sud Est Asiatico

Processo di cattura del carbonio

KUALA LUMPUR (Malesia). Un innovativo progetto di cattura e immagazzinamento del carbonio da realizzare nel polo di Kuantan, nel sud della Malesia. Il contratto se l’è aggiudicato Rina, gruppo multinazionale con radici italiane attivo fra consulenza ingegneristica, ispezione e certificazione: il committente  è una controllata del colosso malaysiano Petronas, attivo nel settore petrolio e gas.

Secondo quanto reso noto, Rina si occuperà delle attività di “Feed”, cioè della fase cruciale in cui si la progettazione tecnica si intreccia con l’analisi economica prima di passare alla progettazione più specifica: tutto questo relativamente alle infrastrutture del terminale onshore di ricezione di CO2. È stata assegnata a Rina, dopo il positivo completamento (nel 2024) dei servizi di pre-Feed («la fase di sviluppo in cui vengono identificate le esigenze tecniche e funzionali e definiti i concetti ingegneristici principali»).

Il terminale di Kuantan – viene spiegato – è progettato per «ricevere CO2, che sarà successivamente trasportata e stoccata in depositi geologici offshore, da diversi emettitori industriali nazionali e internazionali». Nel complesso, questo polo risulterà parte, come dice il Rina, di «una delle infrastrutture a basse emissioni più avanzate del Sud-Est asiatico»: in tal modo si consoliderà il ruolo della Malesia come «leader regionale nel settore della cattura e dello stoccaggio del carbonio».

La sede Rina

Rina annuncia che fornirà «supporto e consulenza per il principale progetto della Malesia riguardante la cattura e lo stoccaggio del carbonio della Malesia»: in campo le competenze di «un team globale di oltre 6.600 professionisti, laboratori per test avanzati sui materiali e valutazioni di “asset integrity” e si concentrerà sulla selezione delle tecnologie e sulla progettazione dei sistemi, secondo criteri di sicurezza ed efficienza».

Il progetto – viene sottolineato – sostiene gli impegni climatici della Malesia e dimostra la crescente prontezza dei Paesi del Sud-Est asiatico nello sviluppare infrastrutture a basse emissioni su larga scala. Rina tiene a sottolineare che questo incarico per la fase “Feed” conferma «la sua capacità di supportare programmi strategici e contribuire a progetti concreti di decarbonizzazione».

Catturare e imprigionare l’anidride carbonica viene ritenuta una delle strategie per far fronte alle emissioni di CO2 nell’atmosfera, gas climalterante che con l’effetto serra contribuisce al cambiamento climatico mediante innalzamento delle temperature. Detto per inciso, non manca però chi fa rilevare i limiti di una strategia che, anziché puntare sull’economia circolare e sulla sostenibilità complessiva, non fa altro che immagazzinarne gli effetti negativi senza cancellarli. Ma è anche vero che questa strategia esiste ed è disponibile come uno strumento in più in una situazione che si va facendo sempre più problematica.

Michele Budetta, amministratore delegato di Rina Consulting

Queste le parole di Michele Budetta, amministratore delegato di Rina Consulting: «L’assegnazione delle attività per la fase di “Feed” sottolinea la fiducia riposta da Petronas nella competenza ingegneristica e nella capacità esecutiva di Rina. Siamo orgogliosi di proseguire la collaborazione su un progetto così strategico per la gestione dell’anidride carbonica che ci vede impegnati a supportare la realizzazione della più importante infrastruttura per la cattura e lo stoccaggio del carbonio mai costruita in Malesia».

Pubblicato il
20 Ottobre 2025

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