La formazione al tempo della realtà aumentata e virtuale
Che accelerazione nell’evoluzione delle competenze in porto

Presentazione del progetto NeXTraIn.PortS, Authority di Llivorno a Genoa Shipping Week
GENOVA. Il progetto si chiama “NeXTraIn.PortS” (programma Erasmus 2021-2027) e punta a «integrare tecnologie immersive come la realtà aumentata e la realtà virtuale nei percorsi di aggiornamento professionale». L’Authority livornese di Palazzo Rosciano l’ha messo in vetrina, nell’ambito della “Port & Shipping Tech International Conference”, uno degli appuntamenti di punta della “Genoa Shipping Week”, in occasione di un appuntamento che ha visto discutere esperti, istituzioni e operatori del settore marittimo-portuale. Ai raggi x un argomento che merita di essere messo sotto i riflettori: l’evoluzione delle competenze professionali nel mondo del lavoro portuale, con l’accelerazione che è data da «un contesto segnato da una crescente digitalizzazione e dall’introduzione di tecnologie avanzate».
L’ Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha presentato le attività del proprio centro di formazione. Tutte incardinate attorno a un obiettivo chiaro: rendere «la formazione più efficace, tempestiva e sostenibile, senza compromettere l’operatività quotidiana dei porti».
Tanto nel confronto così come dietro la proposta livornese emerge l’idea della adozione di strumenti di una educazione supportata dal computer e spesso in modalità che mixano l’aspetto fisico tradizionale e quello digitale (“phygital”, dicono si chiami): è qui – viene sottolineato – che si può avere «una risposta concreta alle nuove esigenze del settore». Basti dire che, secondo quanto messo in risalto nel corso dell’evento, «i simulatori e le tecnologie immersive si stanno affermando come strumenti fondamentali per garantire una formazione continua e di qualità, in linea con le trasformazioni in atto».