Scuola Normale, raddoppiate in 10 anni le domande di ammissione
Il direttore: noi interessati all’ex ospedale Santa Chiara, occasione irripetibile

Inaugurazione anno accademico Scuola Normale di Pisa
PISA. Primo aspetto: il numero di domande ai concorsi di accesso per il dottorato è «raddoppiato in dieci anni arrivando a oltre 1.700 candidature». Secondo tassello: il 96% di studenti che hanno «ottimi sbocchi professionali a pochi anni dal conseguimento della laurea». Terzo elemento: la capacità di attirare finanziamenti per la ricerca, tant’è che «il 70% dei finanziamenti ai progetti di ricerca della Scuola è giunto dall’esterno negli ultimi 10 anni». Quarto flash: il brillante posizionamento nelle classifiche internazionali, «come quella Times Higher Education sulle università con meno di 5.000 studenti secondo cui la Normale è il terzo ateneo migliore al mondo». Quinta questione: sul fronte dell’internazionalizzazione, vi sono «90 accordi bilaterali o di scambio con università e centri», con «l’arrivo di oltre 60 studenti dall’estero». Sesto tema: la Normale «ha avanzato da tempo il nostro interesse per il futuro del complesso ospedaliero di Santa Chiara, che potrebbe costituire per la Normale un’opportunità irripetibile».

Il professore Alessandro Schiesaro, direttore Scuola Normale di Pisa
Sono i fotogrammi della prolusione con cui Alessandro Schiesaro, ordinario di lingua e letteratura latina, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha aperto l’anno accademico dell’istituzione universitaria d’eccellenza, nel giorno del 215° anniversario della fondazione grazie a un decreto napoleonico. Schiesaro è al primo anno del suo mandato sessennale, e ha tracciato un quadro sulla salute di cui gode la Scuola. Alla cerimonia erano presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, Alessandra Nardini rieletta in consiglio regionale e il sindaco di Pisa Michele Conti.La governance
Il Direttore ha sottolineati che la Normale – questo il filo rosso dell’argomentazione – rivendica anche una sua più consona collocazione nel panorama universitario italiano, insieme alle altre scuole a ordinamento speciale. «Non chiediamo privilegi, auspichiamo però di poter sfruttare il nostro potenziale innovativo utilizzando forme di sperimentazione che potrebbero essere eventualmente estese ad altri segmenti di un sistema universitario sempre più articolato».
Sotto i riflettori anche il tema della distribuzione di genere: ancora poche le studentesse nella Classe di Scienze a Pisa, anche se – è stato sottolineato – tra le ex allieve più recenti alcune ricevono prestigiosi riconoscimenti («come la neuroscienziata Sara Bagnoli eletta da L’Oréal-Unesco tra le più promettenti giovani donne nella scienza italiane»). Schiesaro immagina iniziative mirate di orientamento a partire dalle scuole secondarie di primo grado, ricordando anche che il problema debba essere investigato più a monte: «La rigidità dei percorsi offerti a livello di scuola secondaria – ha specificato – comporta scelte di campo che possono essere fortemente socializzate e magari non sempre corrispondono ai reali interessi e alle aspirazioni di chi le compie».
Non sono mancati momenti di tensione di fronte a quanto accade nel mondo (Gaza), come ha ricordato il professor Schiesaro ma è tornato a spiegare le scelte della Scuola, a partire dalla mozione del marzo dello scorso anno in cui la Normale «sollecitava una riflessione su un uso responsabile della conoscenza soprattutto in ambito tecnologico», e senza trascurare quella più recente in cui, pur respingendo la proposta di un boicottaggio generalizzato, si era impegnata a «non stringere accordi con le università israeliane implicate nelle violenze e nell’occupazione a danno delle popolazioni civili di Gaza e Cisgiordania» («le nostre porte restano aperte, come sempre, a studiose e studiosi di tutto il mondo»)
Fra gli impegni declinati al futuro, Schiesaro ha segnalato l’idea di «aprire presto» la nuova sede della Biblioteca nel Palazzo della Canonica a Pisa e quella di avviare la sistemazione definitiva del Palazzo della Carovana
La giornata è stata contrassegnata anche dalla “lectio” della vicepresidente emerita della Corte Costituzionale, Daria de Petris (tema: “La giustizia costituzionale nella crisi”) e l’inaugurazione della mostra “Gli Etruschi alla Normale”, su alcuni reperti gestiti tra la sede di Pisa e quella del Palazzone a Cortona.