Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
COLLABORAZIONE

La “santa alleanza” fra Grimaldi e China Merchants Shenzhen

Più capacità e più servizi a supporto dell’export cinese

Grimaldi e China Merchants durante la firma dell’accordo

NAPOLI. La Cina è vicina per il gruppo Grimaldi, che ai cantieri sotto le insegne di Pechino ha affidato la costruzione di buona parte della sua flotta. Ma adesso è ancor più vicina: il gruppo armatoriale napoletano ha messo nero su bianco un accordo quadro di cooperazione con China Merchants Shenzhen Ro-ro Shipping (Haina Cang), azienda che, secondo quanto indicato in una nota ufficiale, al pari del gruppo della famiglia Grimaldi gode di ampio riconoscimento «nei settori della logistica multimodale, del trasporto ro-ro e del trasporto veicoli».

Dietro l’intesa c’è l’intenzione, com’è stato sottolineato, di creare «un maggiore valore per i propri clienti» grazie a una collaborazione strategica che «sfrutta la forte complementarità tra le due realtà e prevede molteplici aree di collaborazione, che vanno dalle sinergie operative all’integrazione delle rispettive reti di servizi».

Innovazione, affidabilità e crescita sostenibile nei settori della logistica e del trasporto marittimo a livello globale sono i tre pilastri che China Merchants Shenzhen RoRo Shipping e Gruppo Grimaldi mettono al centro del «proprio impegno comune».

Cosa cambia per i clienti? Dal quartier generale di Grimaldi si ribadisce che potranno beneficiare di «una maggiore capacità di carico, di un utilizzo ottimale delle risorse, di una logistica terrestre potenziata e di una rete di servizi più estesa ed efficiente». Tutto si basa su «una lunga tradizione ed esperienza nei mercati cinese ed europeo», oltre che su «una rete estremamente diffusa nell’area euro-mediterranea». In tal modo si conta di offrire «un vantaggio competitivo unico per le crescenti esportazioni cinesi».

Il gruppo armatoriale napoletano guidato da Gian Luca Grimaldi, Emanuele Grimaldi e Diego Pacella conta su «una flotta di oltre 130 navi» e dà lavoro a «circa 21mila persone»; sono più di una ventina i porti e i terminal portuali in mano al gruppo Grimaldi in 13 paesi nel mondo (Italia, Spagna, Grecia, Germania, Svezia, Finlandia, Danimarca, Irlanda, Belgio, Egitto, Camerun, Nigeria, Benin).

Pubblicato il
23 Ottobre 2025

Potrebbe interessarti

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio