Furlog propone i container da 45 piedi per ottimizzare il trasporto
La capacità di carico aumenta del 13% rispetto al tradizionale 40 piedi

Container da 45 piedi con apertura dall’alto, Furlog
MODENA. Le rotte commerciali emergenti stanno «assorbendo sempre più carico» e giocano un ruolo cruciale nel sostenere questo aumento globale del traffico containerizzato. Basti pensare al fatto che anche negli ultimi mesi «i volumi globali dei container rimangono promettenti»: si raggiungono i 16,5 milioni di teu a luglio, «con un aumento del 3% rispetto alle performance di giugno, come rivelano i dati raccolti da Container Trade Statistics (Cts)». Se guardiamo a partire da inizio anno, balza agli occhi che i volumi sono «aumentati del 4,5%» rispetto a dodici mesi prima e di ben 12 punti percentuali rispetto al 2023. Da ricordare: i volumi globali «hanno superato i 16 milioni di teu per tre mesi consecutivi».
È in un «contesto di domanda crescente» che Furlog mette sulla rampa di lancio «i nuovi container high-cube da 45 piedi» che garantiscono «un aumento della capacità di carico del 13% rispetto ai tradizionali modelli da 40 piedi. Con quali vantaggi? Risponde l’azienda: «Riduzione di costi e rischi per la merce, oltre alla possibilità di movimentare qualsiasi tipologia di carico da merci generiche a quelle sfuse e persino ai liquidi».
I container sono stati ideati grazie all’esperienza da Giuseppe Buganè, co-amministratore delegato di Furlo: si sono tradotti in un «progetto di ottimizzazione di portata, di modalità di carico della merce e incremento della sicurezza, tramite modifiche all’ “equipment standard” Questi container – viene sottolineato – sono classificati “Hcpwdb” (High Cube Pallet Wide Dry Bulk) da 45 piedi e sono «ideali per contenere, tra le altre, merci imballate su Europallet, merce sfusa-Bulk e, con ausilio di Flexi Tank, anche il carico di liquidi, disponendo internamente di diversi ancoraggi e fissaggi». A ciò si aggiunga che «la conformità agli standard Iso ne garantisce compatibilità e perfetta integrazione con i diversi mezzi di trasporto: nave, treno e camion».
Considerando modalità di apertura e capacità di carico per metro quadro, questa unità 45’ Dry Bulk è in grado di contenere 7,2 tonnellate di peso per metro quadro (contro lo standard tradizionale di 3-5 tonnellate per metro quadro): una soluzione che, secondo i promotori, consente quindi di «massimizzare la capacità di carico sia per merce imballata sia sfusa, soddisfacendo bilanciamento m³ e peso unitario del prodotto».
È da aggiungere che Furlog ha optato per l’utilizzo di un particolare acciaio leggero, resistente e antiruggine (il Corten A) che contribuisce a «mantenere la normale portata di una cassa di questo tipo a 29 tonnellate nette di merce. Benché rinforzata con barre aggiuntive, l’infrastruttura dei container a firma Furlog ha un peso a vuoto rimasto a quota 5mila kg.
«Abbiamo voluto ideare un container che, oltre ad avere una portata maggiore per metro quadro e la possibilità di caricare la merce sfusa attraverso 3 aperture sul tetto, garantisse in primo luogo una gestione dell’operatività in piena sicurezza del personale», dice Buganè («c’è una scala per l’apertura esterna, di una imbracatura e un cavo di acciaio al quale ancorarsi durante le operazioni»).











