Al lavoro in Toscana (con il Pnrr) il primo ecosistema italiano delle scienze della vita
In “conclave” alla Leopolda per parlare delle innovazioni dopo tre anni di ricerche
FIRENZE. Dopo tre anni di lavoro il progetto ha generato risultati tali che «stanno ridefinendo i confini della medicina personalizzata, della terapia oncologica e della prevenzione cardiovascolare». È così che, all’insegna dello slogan “La salute del futuro nasce in Toscana”, .viene presentata la ricerca sviluppata dall’ecosistema dell’innovazione “Tuscany Health Ecosystem” (in sigla: “The”), che rappresenta «uno degli undici ecosistemi dell’innovazione del Pnrr finanziato dall’Unione europea con i fondi “NextGenerationEu”.
L’appuntamento per tirare le fila del progetto sarà la due giorni in agenda a Firenze martedì 28 ottobre dalle 14,30 alle 19 e mercoledì 29 ottobre dalle 9 alle 12,30: appuntamento alla Stazione Leopolda (viale Fratelli Rosselli 5) per l’evento conclusivo dal titolo “Meet THE Innovation – Toscana, cultura della salute”. Di scena rappresentanti delle istituzioni, ricercatori, clinici e imprese: si incontreranno – viene spiegato – per «condividere le scoperte, le tecnologie e le prospettive nate dal primo ecosistema italiano interamente dedicato alle scienze della vita».
Dal quartier generale dell’ateneo fiorentino si ricorda che «saranno 40 i prototipi esposti e più di 270 i poster di ricerca presentati». Interverranno, fra gli altri, la rettrice dell’ateneo fiorentino, Alessandra Petrucci, insieme alla prorettrice alla ricerca Debora Berti e al prorettore al trasferimento tecnologico Marco Pierini, oltre a Alessandra Gallone (consigliere del ministro dell’università e della ricerca), Fabrizio Cobis (ministero dell’università e della ricerca), Alberto Siracusano (presidente del Consiglio Superiore di Sanità), Andrea Lenzi (presidente del Cnr). Beninteso, senza dimenticare il presidente emerito della Pontificia accademia per la vita, Vincenzo Paglia; il componente dell’Autorità Garante per la Privacy, Guido Scorza; il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra; Sabina Nuti (Scuola Superiore Sant’Anna); il prorettore vicario dell’Università di Pisa, Giuseppe Iannaccone; la prorettrice alla ricerca e alla transizione digitale Caterina Toschi dell’Università per stranieri di Siena; il prorettore al trasferimento tecnologico della Scuola Normale Superiore, Francesco Cardarelli; il prorettore alla didattica Scuola Imt Alti Studi Lucca, Emiliano Ricciardi. In programma la partecipazione, a nome dell’Università di Firenze, anche dei docenti Filippo Cavallo e Rossella Marcucci.
È da sottolineare che quest’evento sarà il momento culminante di un percorso di tre anni che ha visto l’Università di Firenze come partner proponente e ha messo in rete 22 soggetti partecipanti, in particolare tutti gli Atenei toscani (Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena), le Scuole Superiori (Scuola Alti Studi Lucca Imt, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), e i principali enti di ricerca presenti sul territorio toscano (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Tutto il mondo della ricerca accademica e scientifica toscana delle Scienze della vita è dunque coinvolto nell’ecosistema, di cui sono parte integrante Toscana Life Sciences, Confindustria Toscana e istituzioni pubbliche, con l’appoggio di Regione Toscana.











