Marevivo: il clima e la salute degli oceani sono interconnessi
Al via "NauticinBlu" in tandem con Msc Foundation
ROMA. Dal 2017 ad oggi, in otto edizioni “NauticinBlu” ha coinvolto 8mila studenti, le loro famiglie e centinaia di insegnanti, “oggi più consapevoli dell’importanza della conservazione ambientale”. Nello scorso anno scolastico hanno partecipato 20 istituti nautici in Italia in 18 regioni. Ha varcato i confini nazionali raggiungendo oltre 900 studenti degli istituti nautici in Grecia, Spagna e Portogallo. Quest’anno il progetto è stato accreditato dalla Missione dell’Ue “Restore our Ocean and Waters by 2030” e ha ricevuto la menzione speciale della Blue Mission Med “Society4Med Award”. Con questo identikit di impegno alle spalle, e con la volontà di diffondere “una maggiore consapevolezza ambientale nelle scuole”, la fondazione Marevivo lancia la nona edizione di questo importante progetto di conservazione marina, reso possibile dalla partnership con Msc Foundation, e rivolto a studenti e studentesse degli istituti nautici italiani e stranieri. L’ha fatto in occasione della Giornata Internazionale dell’Azione per il Clima perché “la salute del mare è in pericolo”.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del ministero del lavoro e delle politiche sociali (con un finanziamento ministeriale concesso per l’anno 2024). Con “NauticinBlu” la Fondazione Marevivo si è data “l’obiettivo di colmare un grave vuoto didattico: la scarsa attenzione data all’educazione ambientale nei piani di studio scolastici”.
Per la fondazione va rinessa sotto i riflettori dell’attenzione collettiva la necessità di diffondere tra gli studenti “la consapevolezza del profondo legame tra le nostre azioni, la crisi climatica e la salute degli oceani”. Attraverso lezioni interattive, laboratori, clean up, visite nelle Aree Marine Protette (Amp) e incontri con esperti del mare, il progetto – viene spiegato – prevede una full immersion di attività sui temi della transizione ecologica e della sostenibilità. Con uno scopo: far acquisire ai futuri operatori del mare “nuove conoscenze, competenze e informazioni dirette e accurate sullo stato della biodiversità marina, sull’economia circolare. E sulle nuove opportunità professionali – è stato ribadito – derivanti dai “lavori blu” nei “settori della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile e rafforzare le reti territoriali tra scuole, enti locali, università, Aree Marine Protette, centri di ricerca, partner ambientali e scientifici e Terzo Settore”.
Rispetto per l’ambiente, ecologia, conservazione degli oceani e della vita marina, sensibilizzazione sulla responsabilità individuale: questi – viene sottolineato – sono i temi al centro di “Marevivo Ocean Academy”, il nuovo spazio web di educazione ambientale creato da Marevivo con il sostegno di Msc Foundation, per diffondere una maggiore consapevolezza ambientale nelle nuove generazioni. Su Marevivo Ocean Academy – viene fatto rilevare – è possibile consultare gratuitamente materiali didattici rivolti a docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, operatori di educazione ambientale e a chiunque voglia approfondire le diverse tematiche connesse alla salvaguardia del Pianeta Blu.
Queste le parole di Raffaella Giugni, segretaria generale di Fondazione Marevivo: “Da anni NauticinBlu cerca di promuovere una cultura del mare tra gli studenti insegnando loro le norme di salvaguardia degli ambienti marini e la corretta gestione delle risorse. Siamo convinti che solo con la conoscenza sia possibile combattere la crisi climatica e proteggere il nostro mare fornendo alle nuove generazioni le competenze necessarie per tutelare il pianeta”.
“La nostra collaborazione con Marevivo da dieci anni riflette l’impegno condiviso di portare l’oceano nelle aule scolastiche e nei cuori dei giovani”, dichiara Daniela Picco, direttrice esecutiva della Msc Foundation. “Sulla scia della campagna “Il Mare a Scuola” dello scorso anno e del recente lancio della Marevivo Ocean Academy, insieme – afferma – stiamo avvicinando sempre più giovani al mare e ispirando i futuri professionisti marittimi a proteggere l’ambiente da cui dipende la loro carriera”.











