L’incredibile odissea di un imprenditore rapito diventa un film-verità
Il regista e il diretto interessato lo presentano a Livorno al cinema 4 Mori
LIVORNO. La storia di un imprenditore e di una impresa al centro del film dal titolo “Storia di un riscatto” per la regia di Stefano Odoardi (interpreti Leonardo Capuano, Luigi Pusceddu, Cristina Maccioni, Nunzio Caponio) che è in programma al cinema teatro 4 Mori di Livorno: appuntamento la sera di lunedì 3 novembre per un’unica proiezione in un evento speciale (alle ore 21). Con la parola “riscatto” da leggere sotto un duplice significato: da un lato, i soldi da dare ai rapitori in caso di sequestro di persona per riavere il proprio caro; dall’altro, è anche e forse soprattutto la reazione e la molla che porta a combattere contro gli eventi.
Stiamo parlando di una pellicola che racconta una storia vera. Non a caso le anticipazioni raccontano che questo film sul rapimento di Giuseppe Vinci – imprenditore sardo dei Supermercati Vinci, la cui catena di supermercati di famiglia aveva una diffusione un po’ ovunque nell’isola – si apre col vero Giuseppe Vinci che oggi, a 61 anni, va in biblioteca a leggere i quotidiani del ’94 per rituffarsi, tramite le cronache dell’”Unione Sarda”, nella vicenda del suo rapimento, indicato come «il più lungo dell’Anonima Sequestri». Andò avanti per 310 giorni, lo tennero rinchiuso perfino in una bara di dimensioni minime.

Il padre di Giuseppe fa di tutto pur di riportarlo a casa, deve fare anche i conti con il blocco dei beni che è la strategia seguita dal governo per combattere la piaga dei sequestri. Nella pellicola si narrano le differenti fasi del rapimento e sulle incredibili vicissitudini che quest’uomo e questa famiglia devono affrontare, non ultimo il pagamento delle tasse sul riscatto (che è ammontato a più di 4 miliardi delle vecchie lire di allora, circa due milioni di euro di adesso) fino a portare alla chiusura della loro attività.
La produzione del film ne parla come di «una storia di dolore e resilienza che mobilitò l’intera categoria degli imprenditori».

«Oggi i sequestri di persona appartengono al passato, ma nuove forme di “ricatto” – viene sottolineato presentando l’evento – minacciano chi fa impresa: cyber attacchi, furto di dati, blocchi informatici, violazioni industriali». Il film viene presentato come «l’occasione per riflettere su queste sfide e sul valore sociale di chi crea lavoro e sostiene i territori, un’occasione di dibattito con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale, per un momento di confronto libero». Nella sala del cinema livornese saranno presenti il regista Stefano Odoardi e il protagonista della vicenda Giuseppe Vinci.











