Il gigante Fhp sbarca in Liguria e arriva a 9: è suo l’80% del terminal But a Savona
Con 55 locomotori e 1.200 carri il gruppo movimenta 10 milioni di tonnellate

Porto di Savona
SAVONA. Fhp Group, la holding portuale che fa riferimento ad un gigante fra i gestori italiani di fondi infrastrutturali (F2i), aggiunge il nono terminal al suo gruppo sbarcando per la prima volta in Liguria. È stato ufficialmente confermato il completamento dell’acquisizione preannunciata nel luglio scorso quando era stata firmata l’intesa preliminare: riguarda l’80% del terminal But nel porto di Savona. Stiamo parlando di un terminal specializzato nelle rinfuse “bianche” e “grigie”, cioè minerali di ferro, fertilizzanti, carbonato di sodio e rinfuse a destinazione agricola e industriale, con una lunga esperienza in merci «prevalentemente destinate ai mercati del Nord e Nord-Ovest della Penisola».
La società rende noto che si sono «realizzate le condizioni sospensive previste dal contratto sottoscritto» e dunque si è arrivati al “closing” dell’operazione di acquisizione, com’era stato preannunciato facendo cenno già in estate previsto alla procedura di “golden power” e alle previste autorizzazioni di competenza dell’Authority spezzina. Adesso si apre una nuova fase: il simbolo è anche il cambiamento del nome, visto che «la società viene ridenominata “Fhp Terminal Savona”.
Il nono terminal portuale sotto le insegne di Fhp, si diceva: va a sommarsi a quelli già in mano a Fhp nei porti di Livorno, Carrara, Monfalcone, Marghera e Chioggia, oltre ai quattro terminal terrestri (Fiorenzuola d’Arda, Incoronata, Piedimonte San Germano e Villa Selva) già operati sul versante delle attività intermodali ferroviarie del gruppo.
Fhp Group conta sul lavoro di un migliaio di addetti, che ogni anno movimentano dieci milioni di tonnellate di merci nei propri terminal, avvalendosi anche di «una flotta composta da oltre 55 locomotori e più di 1.200 carri ferroviari» che consentono di instradare le merci in Europa percorrendo complessivamente via treno «oltre 6 milioni di chilometri».
L’acquisizione dell’ex But e la trasformazione in “Fhp terminal Savona” è solo l’ultima mossa della controllata del colosso degli investimenti in campo infrastrutturale. Poche settimane, attraverso Cfi appartenente alla sua galassia societaria, Fhp aveva fatto decollare il processo di integrazione tra le controllate Lotras e Cfi Intermodal: un iter che si perfezionerà man mano facendo nascere Fhp Intermodal; intanto segna come primo passaggio il controllo del 100% delle quote azionarie della Lotras e la definizione dell’identikit di una nuova governance aziendale.
Il nuovo consiglio d’amministrazione continua a contare su Armando De Girolamo nelle vesti di vicepresidente. Al timone come presidente è Umberto Masucci, Angelo Accomando l’amministratore delegato; come consiglieri Paolo Cornetto e Marco Mantoan.











