Confetra: no all’obbligo di acquisto di eco-camion
"Giusto decarbonizzare ma senza essere costretti da diktat"
 ROMA. Altolà all’introduzione di quote obbligatorie per l’acquisto di veicoli a zero emissioni (zev) secondo quanto prevede la futura “Green Fleets Initiative” della Commissione Europea. Lo dice anche Confetra, organizzazione  di categoria che raggruppa oltre 30mila imprese dei trasporti e della logistica,  annunciando la sua adesione alla petizione europea messa in pista al riguardo. La segnalazione arriva dalla newsletter dell’intervento di Bologna che cita un articolo di “Supply Chain Italy”.
ROMA. Altolà all’introduzione di quote obbligatorie per l’acquisto di veicoli a zero emissioni (zev) secondo quanto prevede la futura “Green Fleets Initiative” della Commissione Europea. Lo dice anche Confetra, organizzazione  di categoria che raggruppa oltre 30mila imprese dei trasporti e della logistica,  annunciando la sua adesione alla petizione europea messa in pista al riguardo. La segnalazione arriva dalla newsletter dell’intervento di Bologna che cita un articolo di “Supply Chain Italy”.
Confetra dice che non è in discussione l’adesione all’idea che sia necessario conseguire l’obiettivo della decarbonizzazione ma semmai il come: c’è una grande forte preoccupazione di fronte al fatto che si imponga l’ obbligo di acquisto: per quanto riguarda i mezzi pesanti, le attuali soluzioni cosiddette “zev” – viene sottolineato – sono ancora distanti dal livello di prestazioni e costi d’esercizio equivalenti ai mezzi tradizionali, e c’è il pericolo che questo finisca per creare problemi alla competitività delle aziende di trasporto.
C’è bisogno di “realismo e pragmatismo,” mettono in risalto dal quartier generale di Confetra. Invece si sta andando verso costi totali di esercizio che per i veicoli ‘zev’ saranno maggiori di quelli dei motori tradizionali. Ecco perché, a giudizio di Confetra, è meglio accompagnare l’innovazione anziché forzarla con un obbligo.
A ciò si aggiunge che la limitata presenza di stazioni di ricarica e di aree di sosta attrezzate costituisca un bel problema che disincentiva la
diffusione naturale dei nuovi motori.
 
                 
     
     
     
     
     
     
     
     
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
            










