La cantieristica livornese fa rinascere il traghetto di “Maregiglio”
Si lavora a un nuovo assetto degli spazi a bordo e a una nuova motorizzazione

Il traghetto “Isola dl Giglio” di Maregiglio
LIVORNO. «Le fatiche di “Ercolino II”, il bacino galleggiante di proprietà della Gestione Bacini spa di Livorno, non sono finite». Si apre così, con un sorriso, il comunicato degli artigiani livornesi della Cna: si riferiscono all’annuncio del fatto che «la struttura recentemente potenziata dal cantiere ha sollevato il traghetto “Isola del Giglio” con dislocamento di 900 tonnellate per permettere un completo refitting esterno dello scafo ed il successivo trasbordo a terra per la prosecuzione dei lavori interni».
Insomma, bentornato “Isola del Giglio”, anche se ora siamo solo agli inizi del lungo cammino di rinascita: si tratta di «una nuova importante commessa per la cantieristica livornese», tengono a sottolineare dal quartier generale di Cna.
Tutto nasce, in certo qual modo, dalla disponibilità delle nuove aree in porto: un potente carrello – viene messo in risalto – ha potuto far uscire dal bacino il traghetto ro-pax (cioè merci-passeggeri, diciamo così) di proprietà della Maregiglio e spostarlo a terra: è lì che cominceranno le operazioni di riammodernamento del salone passeggeri e degli alloggi dell’equipaggio, ma soprattutto l’installazione di nuove tecnologie di navigazione e propulsione: nuova motorizzazione con nuove linee assi, conversione della propulsione e nuovo impianto di abbattimento dei fumi.
I lavori di refit si completeranno entro il marzo prossimo così da permettere al traghetto di entrare in servizio in veste rinnovata per la nuova stagione turistica.













