De Wave fa poker, nasce il polo della filiera italiana della cantieristica
Acquisite quattro aziende, il fatturato consolidato oltre i 450 milioni

Riccardo Pompili, amministratore delegato De Wave Group
GENOVA. De Wave Group, la realtà imprenditoriale guidata da Riccardo Pompili, annuncia di aver finalizzato l’acquisizione di quattro società italiane di eccellenza del settore crocieristico e nautico: tutto qusto ha portato a creare un polo italiano della filiera cantieristica, che abbraccia – viene fatto rilevare – «le competenze e il know-how relative all’intero processo per la progettazione e realizzazione di interni e sistemi tecnici nell’industria delle crociere e degli yacht». Si rafforza la strategia di crescita lungo l’intera filiera del settore così da consolidare «la leadership europea nel ruolo di “one-stop shop” nella blue economy.
Nella fattispecie, entrano a far parte del Gruppo De Wave:
- Ivm: è una azienda con sede a Padova, nata quasi trent’anni fa, e rappresenta uno dei primari operatori nell’outfitting e nel furnishing di navi da crociera. Ha un notevole portafoglio ordini ed è in grado di proporre soluzioni sempre all’avanguardia sia nel design che a livello tecnologico.
- Electrical Marine: dal 1980 ad oggi si è affermata come punto di riferimento del settore per l’impiantistica elettrica ed elettronica per il settore nautico. Sede e stabilimento a Torino, a ciò si aggiungano service e sedi operative a Savona e Varazze.
- M. Project: è attiva nella carpenteria metallica e nelle movimentazioni elettroattuate per la nautica; ha sede a Torino.
- Cantieri Navali San Carlo: opera nel settore costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive; anch’essa ha il quartier generale a Torino.
A dire il vero, il percorso di acquisizioni è iniziato quattro anni fa e in breve tempp ha portato all’ingresso di nove aziende strategiche nel processo produttivo di De Wave. Oltre Ivm, Electrical Marine, O.M. Project e Cantieri Navali San Carlo, negli ultimi anni sono infatti entrate nel gruppo anche Mobil Line (allestimenti interni per yacht), Ser (tra i principali produttori italiani di elementi radianti), Tecnavi (attiva nei sistemi di impianti di condizionamento e refrigerazione), Wingeco (produzione di vetrate), e Inoxking (produzione e lavorazione dell’acciaio, mobili da cucina, produzione di cucine di bordo ed attrezzature di refrigerazione l’industria marittima).
Si sta parlando di un poker di acquisizioni che, come viene spiegato dal gruppo, rientrano nella «strategia di medio-lungo termine di De Wave» che mira a «controllare l’intero processo produttivo creando sinergie dal punto di vista gestionale, operativo ed economico». Obiettivo: ampliare il proprio perimetro e consolidare «il proprio ruolo quale general contractor globale in tutti i settori della blue economy legati alla cantieristica.
È da aggiungere che, allo scopo di «sostenere lo sviluppo delle singole realtà», il gruppo ha «presentato un piano di investimenti ambizioso del valore totale di 50 milioni di euro. Dall’azienda spiegano che avrà tre pilastri fondamentali:
- saranno «avviati lavori di ampliamento della capacità produttiva in diversi stabilimenti»: c’è da rispondere alla Acrescente domanda del comparto crocieristico, con i cantieri europei impegnati sia nelle nuove commesse sia nei progetti di refitting delle navi con più anni di servizio».
- sono previsti investimenti per l’acquisto di nuove attrezzature e per lo sviluppo tecnologico: permetteranno di «velocizzare il processo produttivo e soddisfare il portafoglio di ordini futuri».
- si intende continuare «la crescita per linee esterne» nel caso in cui rilevasse aziende strategiche che possano portare ulteriore valore aggiunto.
- Sotto il profilo occupazionale, il piano prevede circa 150 nuove assunzioni nei prossimi anni: indispensabili «principalmente per sostenere l’aumento produttivo» e per «potenziare inoltre i servizi post-vendita, soprattutto Oltreoceano».
De Wave consolida il proprio ruolo di “general contractor” capace di «operare su scala internazionale grazie a sette stabilimenti e 12 sedi operative in 9 paesi, dove sono ora impiegate oltre 1.400 maestranze altamente qualificate che permetteranno al Gruppo di raggiungere i 450 milioni di fatturato complessivo entro il 2025». Il gruppo annuncia che «con gli ulteriori innesti di personale e la crescita del mercato sia nel campo delle crociere che in quello della nautica, anche «il valore complessivo del gruppo è destinato a crescere ulteriormente già nel corso del prossimo anno».
Questa la dichiarazione di Riccardo Pompili, amministratore delegato di De Wave Group: «Queste operazioni rientrano nella nostra strategia di lungo periodo incentrata su una crescita anche per linee esterne volta a creare il polo italiano della filiera cantieristica: siamo in grado di coprire tutte le fasi di progettazione, produzione, assemblaggio e installazione nel settore crociere e nella nautica. La nostra strategia di investimento e alleanza con i gruppi della filiera crede fortemente anche nella valorizzazione del management che ha reso possibile la crescita della propria azienda e che sarà protagonista anche dell’ambizioso piano di sviluppo futuro». Aggiungendo poi: «Il nostro è un comparto molto particolare, in cui le conoscenze e il know-how delle maestranze continuano ad essere il vero valore aggiunto nel processo di produzione e ad oggi non sono replicabili da nessun assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale. Come dimostra anche il nostro piano di assunzioni, vogliamo dunque continuare a credere e a investire nel talento e nelle capacità delle aziende che entrano a far parte del nostro gruppo».
Così Pietro Iemmolo, amministratore delegato di Ivm: «Con De Wave ci conosciamo da tempo e condividiamo la stessa visione industriale. Questa operazione nasce da una piena unità di intenti: lavorare insieme per garantire continuità, valorizzare le nostre competenze e creare nuove opportunità di crescita per le persone e per l’intero settore della cantieristica navale italiana».
Ecco cosa ha da dire Maurizio Montesion, amministratore delegato di Electrical Marin: «Abbiamo visto in De Wave la possibilità di sviluppare ulteriormente il nostro business all’interno di un grande progetto industriale come quello del nuovo polo nautico. Entrare a far parte di questo gruppo significa poter crescere insieme, condividendo esperienze e competenze per rafforzare la filiera italiana della cantieristica e affrontare con maggiore solidità le sfide future del mercato».











