L’autunno fa volare Ravenna: a ottobre il miglior mese di sempre (più 14,2%)
Nei primi nove mesi dell’anno i traffici sono cresciuti di oltre 7 punti

Francesco Benevolo, presidente Authority di Ravenna
RAVENNA. Nei primi nove mesi di quest’anno il porto di Ravenna ha visto crescere del 7,3% le merci movimentate rispetto all’analogo periodo dello scorso anno: superata la soglia-simbolo dei 20 milioni (segnatamente: 20 milioni 230mila tonnellate, 1,4 milioni in più). Con il consueto squilibrio fra sbarchi (17,7 milioni di tonnellate) e imbarchi (2,5 milioni) che si allarga perché i primi aumentano di oltre otto punti e mezzo, e i secondi diminuiscono di un punto. In aumento anche il numero di toccate delle navi: con 52 in più si avvicina a quota 2mila (più 2,6%).
Ma ancora meglio è l’andamento di ottobre, almeno stando alle anticipazioni che è stato possibile disegnare con le stime sui primissimi dati disponibili: lo scorso ottobre sarebbe stato uno dei migliori mesi di sempre con un totale di oltre 2,7 milioni di tonnellate transitate dalle banchine ravennati in soli 31 giorni, pari a una crescita che in percentuale vale qualcosa come 14,2 punti. Con dati record anche per varie categorie merceologiche: 3,7% in più per i materiali da costruzione, 30,1% in più per i metallurgici, 54,9% in più per i prodotti chimici solidi, 10% in più per i concimi, più che raddoppiati (124%in più) i prodotti petroliferi. Anche con qualche segno “meno”, beninteso: ad esempio, i prodotti chimici liquidi (meno 42,4%) e gli agroalimentari liquidi (meno 3,6%) e solidi (meno 19,8%).
Tornando a guardare al periodo da Capodanno a tutto settembre, si vede che torna a tirare il distretto di Sassuolo: lo si vede dal fatto che le materie prime per la produzione di ceramiche hanno superato di slancio quota 3 milioni di tonnellate (più 6,6%). Bene anche i materiali da costruzione: 3,4 milioni di tonnellate (più 6,8%).
Ma è Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) a trainare lo sviluppo: vale di per sé 4,3 milioni di tonnellate di merce e nel periodo gennaio-settembre ha visto una crescita del 21,4% (764 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2024. In particolare: bene la movimentazione dei cereali (più 70,8%), l’import di farine (più 7,9%) e la movimentazione di oli animali e vegetali (più 25,5%); giùinvece gli sbarchi dei semi oleosi (meno 14,1%).
Capitolo contenitori: siamo a 159.177 teu con una crescita del 4% rispetto a dodici mesi prima; è analogo (più 4,1%) anche l’aumento sotto il profilo del tonnellaggio delle merci in contenitori. In diminuzione invece i camion spediti via nave: le “autostrade del mare” non hanno avuno una fase positiva (meno 5,2% in tonnellate, addirittura meno 13,4% per numero di pezzi movimentati.
In fatto di prodotti petroliferi, sono stati sfiorati i 3 milioni di tonnellate: quasi 768mila in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (cioè il 35,4% in più). Dipende soprattutto dal traffico delle navi dirette al rigassificatore.











