Porto di La Spezia, al via i lavori per la nuova rete elettrica in alta tensione
Quarantun milioni (e 15 mesi) per garantire 110 megawatt alle banchine

Bruno Pisano, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Ligure Orientale
LA SPEZIA. La nuova rete di distribuzione dell’energia elettrica in alta tensione nel porto mercantile a La Spezia prende corpo: in ballo una prima metà – anzi, un (bel) po’ più di metà – che riguarda 84 dei 110 megawatt complessivi di fabbisogno che nel complesso l’opera dovrà garantire. Bruno Pisano, dalla plancia di comando dell’Authority spezzina, ha firmato il decreto di affidamento del primo dei due lotti di lavori di realizzazione: si parla di un investimento complessivo da 41 milioni di euro, dei quali quai 13,3 in arrivo dai finanziamenti del bando “Green Ports”.
Di cosa si va dicendo? In preventivo è il fatto che in località Stagnoni viene edificata una stazione elettrica per la connessione alla rete di trasmissione nazionale gestita da Terna spa, la posa in sotterraneo di cavi elettrici per la distribuzione dell’energia in alta tensione all’interno del porto mercantile e la realizzazione di tre stazioni di trasformazione per la successiva alimentazione delle utenze finali (“cold ironing” e aree operative). A termini di contratto, l’impresa deve assicurare che riuscirà a ultimare tutte le opere entro 455 giorni consecutivi – cioè, praticamente 15 mesi – a partire dalla consegna dei lavori, che sarà formalizzata «entro la fine del 2025».
Sei le offerte in lizza nella gara europea, l’aggiudicazione è stata effettuata valutando sia le offerte tecniche che quelle economiche: la commissione giudicatrice ha individuato come migliore offerta quella del Consorzio Stabile Research, che ha indicato l’impresa Guastamacchia spa di Bari quale socio esecutore e che ha proposto un ribasso del 13,00% sull’importo a base di gara.
È da tener presente, come ricorda l’istituzione portuale spezzina, che nell’arco dei dodici mesi del 2024 la Regione Liguria aveva autorizzato la costruzione e l’esercizio dell’intera infrastruttura energetica costituita dai raccordi alla rete di trasmissione nazionale, da realizzarsi a cura della società Terna, e dalla nuova cabina e relative linee elettriche per l’elettrificazione delle banchine del porto della Spezia, a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Queste le parole di Bruno Pisano, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Ligure Orientale:«L’azione dell’ente verso la sostenibilità ambientale e lo sviluppo del porto della Spezia procede spedita. I 110 megawatt complessivamente previsti dai due lotti di intervento saranno erogati progressivamente e destinati all’elettrificazione delle banchine e all’alimentazione delle nuove aree operative previste dal piano regolatore portuale».











