Liberty Magona chiede all’Authority il rinnovo della concessione fino al 2030
L’istanza riguarda 14mila metri quadri in località Portovecchio

Ingresso stabilimenti Liberty Magona di Piombino
PIOMBINO (Livorno). Lo stabilimento Liberty Magona sta avendo più di un problema: al punto che al tavolo del ministero i sindacati metalmeccanici piombinesi hanno segnalato a più riprese difficoltà, intoppi problemi nel rapporto con i lavoratori. È già in discussione il passaggio di consegne nelle mani del gruppo svizzero Trasteel, anche se tanto le organizzazioni sindacali quanto lo stesso sindaco piombinese hanno ripetuto spesso che l’unica via d’uscita è la cessione. Ma ovviamente non è come vendere il negozio del fruttivendolo all’angolo…
Nel frattempo, la società Liberty Magona si è fatta avanti con l’Authority che da Palazzo Rosciano a Livorno governa anche il porto di Piombino per chiedere il rinnovo di una concessione. Lo rende noto l’istituzione portuale labronica pubblicando all’albo pretorio online l’ «avviso di presentazione istanza di rinnovo concessione, presso il Porto di Piombino, per l’occupazione di un’area demaniale marittima allo scopo di utilizzarli per attività inerenti all’esercizio del retrostante stabilimento».
È una istanza presentata in data 4 novembre scorso con cui la società Liberty Magona srl si premura di domandare il rinnovo – per il periodo che va dal 1° aprile del prossimo anno fino alla fine di marzo 2030 – della concessione n. 51/23, rep n. 54 del 06/12/2023. Riguarda «un’area demaniale marittima della superficie di mq. 14.311,78 sita presso il Porto di Piombino e più precisamente in Località Portovecchio». Scopo: utilizzarli per «attività inerenti all’esercizio del retrostante stabilimento». A questo punto l’Authority ha dato tempo fino all’antevigilia di Natale a chiunque abbia da controreplicare qualcosa al riguardo.











