Porto di Ravenna, al via la costruzione del nuovo impianto fotovoltaico
Un progetto da 30 milioni per autoprodurre energia e ridurre le emissioni

Impianto fotovoltaico per porto di Ravenna
RAVENNA. Decolleranno fra pochi giorni, nel mese di dicembre, i lavori per costruire il nuovo impianto fotovoltaico da 37,16 MWp grazie al quale il porto di Ravenna potrà avere energia pulita. Stiamo parlando di un progetto che Renco ha sviluppato in tandem con Adriasol e Sep Energia: sarà all’interno dell’area industriale dismessa “Ex Sarom”, una superficie di oltre 437mila metri quadri che appartiene all’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna.
L’impianto, a sistema fisso, consentirà di coprire – viene spiegato dai promotori dell’iniziativa – «una quota significativa del fabbisogno elettrico del porto». Una nuova cabina di trasformazione bassa tensione/media tensione, collegata tramite elettrodotto dedicato alla cabina media tensione/alta tensione nell’area L2, «assicurerà la connessione stabile alla rete nazionale attraverso la cabina primaria “Ravenna Porto”».
È da tener presente che il progetto ha un valore complessivo di 30 milioni di euro ed è realizzato nell’ambito di un partenariato pubblico-privato tra Renco e l’Authority ravennate. All’interno di questo investimento – viene messo in evidenza – sette milioni di euro sono finanziati tramite fondi Pnrr destinati alla transizione energetica e allo sviluppo dell’infrastruttura fotovoltaica.
È stato reso noto che Renco sarà responsabile della realizzazione dell’impianto, della gestione del “Bim”, dell’intestazione del “Pod”, dei servizi di conduzione e manutenzione per 25 anni, oltre alla stipula dei contratti per il servizio di “cold ironing” (cioè la fornitura di elettricità da terra) dedicato al traffico crocieristico. L’intervento seguirà un calendario serrato: la conclusione dei lavori è prevista entro giugno del prossimo anno, e questo «in linea con gli impegni assunti nell’ambito dei finanziamenti Pnrr».
Il progetto rispetta i criteri “Dnsh” (Do No Significant Harm) che prevedono «stringenti requisiti di sostenibilità ambientale»: sono stati messi in programma «monitoraggi specifici su acqua, atmosfera, suolo e rumore» nelle fasi sia prima della realizzazione dell’opera che durante l’esecuzione come pure a opera conclusa, «in piena conformità agli standard nazionali ed europei».
L’impianto è «un passo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione del porto di Ravenna»: aumenta l’autonomia energetica dell’infrastruttura e contribuisce alla «riduzione delle emissioni legate alle attività portuali». Un impatto particolarmente rilevante è atteso anche sullo stazionamento in porto del traffico crocieristico, «grazie ai futuri servizi di alimentazione elettrica a terra (cold ironing)».
«Questo intervento rappresenta un passo concreto nel percorso di transizione energetica e conferma l’impegno di Renco nello sviluppo di soluzioni efficienti e sostenibili», dice Giovanni Gasparini, presidente di Renco. «Collaborare con un’infrastruttura strategica come il porto di Ravenna ci consente di contribuire in modo diretto all’evoluzione energetica del territorio».
«L’avvio dei lavori conferma la capacità del nostro gruppo di realizzare progetti complessi garantendo qualità e affidabilità», afferma Giovanni Rubini, amministratore delegato di Renco. «Il nuovo impianto contribuirà a migliorare l’efficienza energetica delle attività portuali, riducendo l’impatto ambientale dell’area».











