L’Authority di Palermo cerca il dialogo con le istituzioni di Bruxelles
Adesione all’Ocean & Waters per tutelare gli ecosistemi marini

Annalisa Tardino terza da sinistra in missione a Bruxelles
BRUXELLES. Non si spegne l’attivismo dell’Authority di Palermo sul palcoscenico delle istituzioni europee: la commissaria straordinaria Annalisa Tardino è andata di nuovo in missione a Bruxelles per «intensificare il dialogo con le istituzioni dell’Unione Europea e con i principali protagonisti del mondo portuale e logistico». Quattro giorni di incontri per la delegazione composta anche da Flora Albano e Francesco Barbaccia, che nella “squadra” dell’ente portuale siciliano si occupa dell’area project management: di scena il confronto con rappresentanti della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e delle associazioni di settore. Sotto i riflettori temi come la programmazione finanziaria europea, la transizione energetica, lo sviluppo delle “autostrade del mare” e il futuro delle reti Ten-T. Non è mancata l’opportunità di raccogliere indicazioni utili – è stato detto – per allinearsi alle future linee di finanziamento e alle politiche dell’Unione
Si tratta di un impegno che mira a «rafforzare la presenza dell’istituzione portuale palermitana nel dialogo europeo e a promuovere iniziative che sostengano sviluppo, innovazione e sostenibilità dell’intero sistema portuale»: è quanto sottolinea la numero uno Tardino. «Intanto il commissario europeo per il Mediterraneo e la democrazia, Dubravka Šuica, ha confermato – afferma – l’adozione del “Patto per il Mediterraneo”, documento cruciale in quanto rappresenta un quadro che rende operative tutte le attività di cooperazione e investimento». A giudizio di Tardino, il Patto segna «un passo decisivo verso un’area più coesa, competitiva e sicura: un mare e una visione condivisa per il futuro di quella macroregione di cui la Sicilia è uno degli attori più strategici».
Sul fronte istituzionale, secondo la delegazione palermitana è stato «significativo» l’incontro con la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: secondo quanto riportato, è stata lei a ribadire «il ruolo strategico dei porti italiani nella connettività mediterranea ed europea». La visita all’ambasciatore italiano Marco Canaparo, esponente del Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper), ha assicurato un grande supporto ai porti siciliani.
Dal quartier generale dell’Authority si riferisce che la missione era iniziata con la partecipazione alla terza edizione dell’ “European Maritime Space Forum”, primo momento di confronto pubblico, per poi entrare nel vivo con una serie di incontri tecnici dedicati al Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, in vista della prossima visita della coordinatrice europea, Gesine Meissner, nei porti di Gela, Porto Empedocle e Trapani.
Il gruppo di esponenti dell’Autorità di Sistema Portuale di Palermo ha dialogato anche con la Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea e con la consigliera Elisabetta Balzi: ne è scaturita l’adesione ufficiale dell’Autorità all’ “Ocean & Waters”, il programma europeo per la tutela e la rigenerazione degli ecosistemi marini. L’Unione Europea – viene messo in evidenza – lavora per rafforzare l’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici con il progetto “Far rivivere i nostri oceani e le nostre acque”: «entro il 2030» punta a proteggere la biodiversità marina, ridurre l’inquinamento e decarbonizzare le attività del settore marittimo.
Quanto agli approfondimenti con le associazioni del settore, è da segnalare un faccia a faccia con Feport, l’organizzazione che rappresenta i terminalisti privati europei. Inffine, l’ultimo atto con la partecipazione al terzo meeting ufficiale del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, dedicato alle priorità infrastrutturali del corridoio e allo stato di avanzamento dei principali progetti europei.
Queste le parole della commissaria Tardino: «Quattro giorni intensi che hanno permesso all’Authority di consolidare la propria presenza nei processi decisionali europei, rafforzare il posizionamento nei dossier legati allo sviluppo delle infrastrutture portuali e ampliare le possibilità di cooperazione internazionale nei campi della sostenibilità, dell’innovazione e della logistica avanzata».











