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LIVORNO

Fortezza Vecchia, la concessione c’è: a metà gennaio il via al cantiere

In gestazione anche il ritorno all’acquaticità della Torre del Marzocco

Rendering Fortezza Vecchia, visione aerea

LIVORNO. C’era una volta l’idea che l’onda lunga della modernità si sarebbe mangiata tutto quanto in nome della geometrica potenza delle proprie promesse di prosperità, progresso e felicità: a Livorno, ad esempio, è capitato che monumenti-simbolo come la Fortezza Vecchia o la Torre del Marzocco venissero inglobati nelle infrastrutture del porto che s’allargava. Adesso per l’una come per l’altra sono stati messi in campo i progetti di ritorno all’acquaticità con i due monumenti-capolavoro che torneranno a essere “abbracciati” dal mare, la prima dentro il Porto Mediceo e la seconda in Darsena Toscana.

Il piano per la magnifica Torre quattrocentesca dovrebbe prendere corpo nell’allargamento del canale d’accesso che seguirà allo spostamento dei tubi Eni all’interno del nuovo microtunnel. Si comincia dunque con la Fortezza Nuova: la “Gazzetta Marittima” ne aveva dato annuncio, l’ultimo pochi giorni fa, e martedì 9 dicembre è stato firmato dall’Authority livornese di Palazzo Rosciano l’atto di concessione che è indispensabile per far decollare l’intervento, visto che trasferisce alla Porto Immobiliare srl dello specchio acqueo lungo le mura del fortilizio mediceo, nella zona fra il ponte di Santa Trinita e il varco Fortezza.

Secondo rendering Fortezza Vecchia, visione aerea

L’identikit progettuale è presto detto: c’è da realizzare una passeggiata lastricata e una scenografica scalinata che guarda verso la Fortezza ed è accessibile anche ai disabili. Soprattutto la Fortezza Vecchia tornerà a essere pienamente parte del paesaggio del quartiere Venezia, poiché sarà tolto di mezzo il muro che ne ostacola la visione.

I lavori del primo lotto hanno un costo di 3,3 milioni di euro: sono finanziati in tandem tramite la Porto Immobiliare grazie al flusso di risorse finanziarie per quota parte dai soci (Authority e Camera di Commercio).  L’appalto è già stato aggiudicato a fine ottobre scorso a pool di imprese composto dalla società edilizia Tirrena spa e da Lu.Mar. Impianti srl. Obiettivo: iniziare i lavori «auspicabilmente il prossimo 18 gennaio».

Come detto, è dunque la concessione l’ultimo atto necessario per l’avvio dei lavori di ripristino dell’acquaticità del monumento simbolo della città labronica. Cosa accade adesso? Lo spiegano dal quartier generale dell’istituzione portuale, una volta che la Porto Immobiliare sarà entrata nella piena disponibilità delle aree su cui dovrà partire la riqualificazione, la società guidata da Lorenzo Riposati metterà nero su bianco il verbale di consegna del cantiere. Gli spazi di cantiere includeranno sia la zona di mare data in concessione (1.719 metri quadri, di cui 440 di specchi acquei) ma anche altri 7.500 metri quadri di piazzali che risultavano già nelle mani della società che ha come socio principale la Port Authority (72%) con la Camera di Commercio con una quota di minoranza.

La concessione – viene specificato dall’Autorità di Sistema firmando l’atto – durerà dieci anni, a partire dal 9 dicembre, giorno della firma. I lavori invece dovrebbero essere ultimati nel giro di un anno e mezzo per quanto riguarda questo primo lotto: a cominciare dal fatto che si escaverà fino ad abbassare la quota del terreno «fino a 2,80 metri rispetto al piano attuale». In tal modo si restituirà all’antica architettura militare medicea la sua originaria acquaticità. I tecnici dell’Authority ricordano che l’acqua “abbracciava” la Fortezza anche lato nord fino all’Ottocento, prima che venisse tombato il canale perimetrale che circondava le mura. Viene evidenziato che si è trattato di un interramento in parte naturale («causato dalle correnti») e in parte trasformato con l’opera dell’uomo («per fare spazio allo stoccaggio dei blocchi di marmo di Carrara che sarebbero serviti per realizzare l’area adiacente alla fortificazione, il piazzale dei Marmi»).

Da sinistra: Riccardo Breda – presidente Cciaa, Luca Savetti – sindaco di Livorno, Lorenzo Riposati – amministratore unico Porto Immobiliare, Davide Gariglio – presidente Authority 

Queste le parole di Davide Gariglio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno: plaudendo al lavoro di squadra che ha permesso di raggiungere questo traguardo, ha ringraziato la Porto Immobiliare e la Camera di Commercio e ha sottolineato il ruolo strategico che l’Authority ha svolto fin qui nella valorizzazione del patrimonio pubblico. «L’identità di un porto non è costituita soltanto dal numero e dalla tipologia dei traffici che movimenta, ma anche da quei valori immateriali che ridefiniscono in chiave prospettica il rapporto simbiotico con la città di appartenenza». Aggiungendo poi: «È con questa consapevolezza che abbiamo contribuito anche economicamente al rilancio del nuovo porto turistico del porto di Livorno, ed è con questa convinzione che oggi abbiamo in progetto importanti interventi di riqualificazione, come il recupero dell’acquaticità della Torre del Marzocco. Con la firma di questo atto di concessione – è la sua conclusione – andiamo oggi a restituire alla Fortezza Vecchia il suo antico splendore, permettendole di sviluppare pienamente la propria vocazione fieristico-culturale». E chissà se l’uso di questo mix di aggettivi significa qualcosa di più: un progetto? Un’idea? Una suggestione?

Ecco la dichiarazione che arriva dall’amministratore unico della Porto Immobiliare, Lorenzo Riposati,  orgoglioso di poter «contribuire in modo determinante a un progetto che rappresenta non soltanto un intervento di riqualificazione, ma un vero e proprio investimento sul futuro della città e del suo porto». La messa in acquaticità della Fortezza Vecchia è per ora parziale in quanto il completamento lo si vedrà quando sarà ultimato anche il secondo lotto, ma già così – afferma – è «un passaggio storico che restituisce a questo straordinario manufatto la sua dimensione originaria e un ruolo centrale nel rapporto tra Livorno e il suo “waterfront”». Riposati spende parole di ringraziamento per l’Authority e l’ente camerale anche «per la visione comune che ci ha permesso di arrivare fin qui» e promette: «Noi di Porto Immobiliare metteremo a disposizione tutte le nostre competenze per garantire una gestione efficiente delle aree e un coordinamento puntuale delle attività, affinché il cantiere possa procedere con la massima celerità e nel rispetto degli standard qualitativi previsti».

Così l’intervento dell’altro soggetto controllante della Porto Immobiliare: la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno per bocca del presidente Riccardo Breda, che ringraziando Porto Immobiliare e Autorità Portuale mette in risalto il valore della sinergia tra enti. «È la dimostrazione  di come la collaborazione tra istituzioni possa generare valore per il territorio», Breda lo dice rivendicando l’investimento in «quest’opera, molto importante per Livorno, non solo per il recupero di un bene di valore, ma per il potenziale che sprigionerà». Con una sottolineatura: la Fortezza Vecchia sarà «sicuramente protagonista della Biennale del Mare: restituire l’acqua alla Fortezza significa valorizzare questo patrimonio della città e creare un volano turistico ed economico capace di rendere Livorno e il suo waterfront ancora più competitivi e accoglienti».

A giudizio del sindaco di Livorno, Luca Salvetti, grazie alla firma dell’atto di concessione, la Fortezza Vecchia  si accinge a ritrovare la sua veste originaria: «Il monumento simbolo della città – avverte – torna ad essere un’isola che sarà collegata al centro da un percorso pedonale e valorizzata da aree verdi con alberature al posto dei parcheggi». Ma per il sindaco c’è anche l’aspetto strategico dell collaborazione che ha visto le istituzioni costantemente impegnate nella valorizzazione del patrimonio storico della città: «Con questa operazione realizzata grazie alla Port Authority e alla Camera di Commercio e sostenuta dal Comune, la città di Livorno prosegue nel suo percorso di recupero della propria identità e di trasformazione e rivalutazione dei luoghi storici, creando in questo modo un nuovo spazio attrattivo e di richiamo per cittadini e turisti».

Queste le considerazioni dell’assessore comunale all’urbanistica e all’edilizia, Silvia Viviani, presente alla firma dell’atto. Tutto questo – è la sua argomentazione – ha alle spalle «una visione di ampia prospettiva coltivata giorno dopo giorno grazie alle relazioni consolidate tra le istituzioni interessate». Per Viviani questa visione «sta accompagnando i processi di trasformazione e rigenerazione del waterfront cittadino. Anche il progetto di valorizzazione del Silos Granario rientra nell’ambito di questo percorso: «Stiamo ragionando sulle idee migliori da sviluppare per valorizzare al meglio il bene», dice precisando che l’obiettivo primario sarà quello di «favorirne la massima integrazione possibile con la città».

Pubblicato il
10 Dicembre 2025

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