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LA CERIMONIA

Università di Pisa, chi sono i prof premiati come “docenti dell’anno”. Tutti i nomi

Novità: stavolta i riconoscimenti riguardano anche dieci studenti ("alfieri")

Foto di gruppo per i premiati in occasione della cerimonia nel Palazzo della Sapienza a Pisa

PISA. I nomi dei premiati come “docenti dell’anno” sono 52, altri dieci si aggiungono come “alfieri”. I riconoscimenti riguardanti l’anno accademico appena trascorso riguardano l’Università di Pisa: sotto la regia del rettore Riccardo Zucchi e del prorettore per la didattica Giovanni Paoletti la cerimonia si è tenuta nell’aula magna nuova del Palazzo della Sapienza.

Come si è arrivati alla scelta dei nominativi? Principalmente – viene spiegato dall’ateneo – sulla base dei «questionari di valutazione delle studentesse e degli studenti, integrati da criteri interni ai Dipartimenti, come ruolo accademico e numero di frequentanti». La novità però è l’indicazione anche dell’”alfiere dell’anno”: stiamo parlando stavolta non di prof bensì di studentesse e studenti che si sono distinti per aver incarnato i valori dell’ateneo in specifici ambiti disciplinari. Chi sono? Eccoli: Alessio Lippi, Leonardo Stefanini, Lorenzo Mocciola, Ludovica Chelazzi, Maria Gabriella Palomba e Matteo Raffaelli della squadra E-Team Corse e Andrea Davini, Cosimo Damiano Tavoletti, Francesco Tissi e Matteo Montorsi della Squadra scacchi.

Per quanto riguarda invece i docenti dell’anno accademico 2024/2025, eccoli suddivisi per dipartimenti e scuole.

Civiltà e Forme del Sapere: sono stati premiati Sara Pizzimenti per “Laboratory of Field Methods for Near Eastern Archaeology”, Giovanni Scarafile per “Antropologia della comunicazione”, Luca Mori per “Istituzioni di storia della filosofia moderna”, Luca Palozzi per “Storia dell’arte medievale in Italia e in Europa”, Chiara Barbati per “History of the Indo-Iranian Cultural Area: Bactria”, Cristina Cassina per “Analisi dei classici del pensiero politico”, Eva Marinai per “Teoria sull’attore”, Lisa Rosselli per “Etruscologia e archeologia italica” e Vincenzo Farinella per “Iconologia e iconografia”.

Economia e Management: i riconoscimenti sono andati a Giuliana Birindelli per “Economia degli intermediari finanziari”, Giovanni Carnazza per “Scienza delle finanze”, Virginia Vannucci per “Economia e gestione delle imprese commerciali”, Riccardo Cambini per “Matematica per l’economia e per l’azienda”, Stefano Marchetti per “Ricerca operativa e apprendimento statistico”, Tommaso Luzzati per “Sustainable Development: Principles”, Nicola Salvati per “Indagini campionarie”, Silvio Bianchi Martini per “Imprenditorialità e leadership”, Francesca Bernini per “Valutazione e controllo delle strategie”, Laura Carosi per “Mathematical Methods for Economics” e Paola Ferretti per “Risk management e banche”.

Farmacia: sono stati premiati Felicia D’Andrea per “Chimica organica”, Sabrina Asteriti per “Fisiologia e anatomia umana” e Anna Maria Piras per “Formulazione e legislazione dei prodotti salutistici e cosmetici I”.

Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali: i riconoscimenti sono andati a Alberto Vangelisti per “Biotecnologie genetiche”, Monica Macaluso per “Industrie agrarie” e Alberto Mantino per “Agroforestry.

Scienze Politiche: sono stati premiati Andrea Borghini per “Epistemologia delle scienze sociali”, Carmelo Calabrò per “Cultura politica e organizzativa”, Fabrizio Amore Bianco per “Storia sociale contemporanea”, Gerardo Pastore per “Trasformazioni sociali e servizio sociale”, Paolo Frumento per “Metodi quantitativi per il turismo”, Elena Dundovich per “Storia diplomatica dell’età contemporanea” e Vanessa Manzetti per “Istituzioni di diritto pubblico”.

Ingegneria (scuola Interdipartimentale): i riconoscimenti hanno riguardato Alessandro Antonio Quarta per “Meccanica del volo”, Alessandro Franco per “Energia”, Alessandro Tognetti per “Fenomeni bioelettrici”, Francesco Leccese per “Fisica tecnica ambientale”, Giuseppe Triggiani per “Fisica Generale I”, Marco Luise per “Satellite Communications”, Michele Morelli per “Telecomunicazioni”, Valerio Giusti per “Nuclear Reactor Physics”, Lucia Pallottino per “Sistemi robotici distribuiti” e Serena Danti per “Biomaterials”.

Medicina (scuola interdipartimentale):  i riconoscimenti sono stati assegnati a Giuseppe Campanelli per “Diritto costituzionale sanitario”, Nicola Pagnucci per “Metodologia della ricerca applicata”, Angelo Gemignani per “Psicofisiologia applicata”, Diego Peroni per “Pediatria e neonatologia”, Gabriele Morucci per “Anatomia dei sistemi”, Luca Antonioli per “Farmacologia applicata”, Alessandra Salvetti per “Biologia cellulare e genetica”, Carolina Pellegrini per “Istologia” e Graziella Orrù per “Metodi di ricerca psicometrica”.

Ecco le parole del rettore Riccardo Zucchi: «Questa iniziativa vuole affermare con forza il valore della didattica, che resta la prima missione dell’università. Una buona didattica nasce dall’incontro tra chi insegna e chi apprende: docenti, studentesse e studenti sono parte attiva dello stesso processo e per questo il riconoscimento si basa sulle valutazioni studentesche». Aggiungendo poi: «Oggi celebriamo la didattica, il suo significato profondo per il nostro ateneo e l’impegno di tutte le persone che la rendono possibile. Ringrazio chi ha ideato questa iniziativa e rivolgo le mie congratulazioni alle premiate e ai premiati».

Così la dichiarazione del prorettore Giovanni Paoletti: «La figura di “alfiere” nasce per valorizzare studentesse e studenti che hanno vissuto percorsi non convenzionali all’interno dell’ateneo: esperienze che l’università ha reso possibili ma che loro hanno saputo sviluppare in direzioni nuove». Poi ha rincarato: «Mostrano come l’università possa essere un’esperienza a tutto tondo: non solo insegnamenti, corsi ed esami, ma anche un luogo in cui si trasmettono valori, oltre che conoscenze e competenze professionali».

Pubblicato il
18 Dicembre 2025

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