Lavori nel porto di Ortona, già operativa la banchina di Riva
Con i risparmi del ribasso d’asta è stato avviato un appalto bis per ulteriore riqualificazione

Porto di Ortona: la nuova banchina di Riva dopo l’intervento di risistemazione
ANCONA. L’Authority anconitana annuncia che è operativa la banchina di Riva del porto di Ortona: è l’infrastruttura su cui l’ente portuale ha investito per realizzare l’intervento di consolidamento riuscendo a concludere i lavori a fine settembre («con 99 giorni di anticipo rispetto alla previsione iniziale»). Adesso, dopo le operazioni di collaudo, la banchina risistemata è stata consegnata all’Autorità di Sistema Portuale dalle ditte appaltatrici in vista dell’attracco della nave Arinda Joy.
L’intervento di consolidamento – viene segnalato – è stato realizzato dal pool di imprese costituito da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime Spa insieme a Impresa Costruzioni Mentucci Aldo Srl, Seacon e Acale. Di cosa si è trattato? I lavori hanno riguardato il consolidamento del primo tratto della banchina con il relativo piazzale, per quasi la metà della lunghezza (230 metri su un totale di 560 metri) e una larghezza di 30 metri. Per reperire i soldi necessari (13 milioni), l’istituzione marchigiana ha usufruito dei fondi per la coesione territoriale e per le Zone economiche speciali del Pnrr del ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Grazie questo intervento è stato possibile anche riqualificare (e potenziare) le strutture di banchina esistenti così da «adeguarne – è stato detto – la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi e poter poi procedere all’approfondimento dei fondali portuali, fino ad un livello di meno 12 metri». È una profondità necessaria a consentire l’accesso a navi con un pescaggio significativo secondo quanto richiesto dalle dimensioni dei nuovi vettori commerciali del trasporto marittimo. A ciò si aggiunga che parte dell’intervento ha riguardato anche la predisposizione per l’elettrificazione per alimentare le gru semoventi nel tratto interessato della banchina.
In virtù di precedenti esperienze d’appalto, le imprese esecutrici hanno avuto la possibilità di ridurre i tempi dei lavori alla banchina. La consegna dei lavori avvenuta a fine dicembre 2023 aveva in effetti fatto sì che si raggiungesse «l’obiettivo intermedio previsto dal decreto di assegnazione dei fondi del Pnrr, con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata per il 30 giugno 2024». Grazie ad economie da ribasso d’asta – viene messo in evidenza – è stato possibile disporre della somma necessaria per poter «estendere i lavori di rifacimento del piazzale anche ad un’ulteriore porzione della banchina»: tali lavori extra sono «ora in corso di realizzazione» e sono «pianificati in mondo da non interferire con l’accesso alla banchina di Riva nuova».

Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico centrale (con sede a Ancona)
Queste le parole del presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo: «Con questo risultato, confermiamo il piano di sviluppo delle infrastrutture nel porto di Ortona e il forte impegno dell’ente nel rispettare e onorare le scadenze del Pnrr, restituendo la fiducia che il ministero delle infrastrutture ci ha accordato assegnandoci questo finanziamento». Aggiungendo poi: «La banchina è ora a disposizione dell’iniziativa imprenditoriale per lo sviluppo dei traffici marittimi. Siamo certi che il fattore temporale positivo, con una chiusura dei lavori anticipata di tre mesi, favorirà l’operatività e la competitività portuale».











