Fhp gioca il jolly del trasporto intermodale su un poker di poli
La rivoluzione di come ottimizzare la distribuzione delle merci fra ferrovia e camion

MILANO. Nasce dalla costola di Fhp, la holding degli investimenti sul fronte del porto che fa capo a F2i sgr, il numero uno fra i gestori indipendenti di fondi infrastrutturali nel Bel Paese. Si chiama Fhp Intermodal e, nel gruppo guidato dall’amministratore delegato Paolo Cornetto, è figlio del processo di integrazione tra le controllate Lotras e Cfi Intermodal: avrà in mano la gestione di quattro terminal intermodali in Italia nel settore del trasporto ferroviario. Dove? A Incoronata (in Puglia), a Piedimonte San Germano (nel Lazio), a Villa Selva e a Fiorenzuola d’Arda (entrambe in Emilia Romagna).
Dal quartier generale del gruppo si segnala che la nuova società è controllata al 100% da Fhp Group e sarà guidata dall’amministratore delegato Angelo Accomando. L’identikit di questa nuova realtà operativa già dal 1° gennaio 2026 sta nelle cifre: ha dalla sua oltre mezzo milione di metri quadri di superfici operative sulle quali corrono più di 17 chilometri di binari (che hanno accesso diretto alla rete ferroviaria nazionale) e che possono contare su più di 30mila metri quadri di magazzini coperti.
Fhp Intermodal si presenta al mercato offrendo un portfolio di soluzioni logistiche integrate nazionali ed internazionali: che si tratti del trasporto intermodale “chiavi in mano” (sia “door to door” che “terminal to terminal”) oppure anche del trasporto convenzionale di rinfuse liquide alimentari, fino alla gestione di flotte carri.

Nel consiglio di amministrazione di Fhp Intermodal troviamo:
- Umberto Masucci, presidente
- Armando De Girolamo, vicepresidente
- Angelo Accomando, amministratore delegato
- Paolo Cornetto, consigliere
- Marco Mantoan, consigliere.
Fhp Group è il primo fra gli operatori portuali-ferroviari del nostro Paese nel settore delle rinfuse. Il baricentro delle attività è nell’Alto Adriatico e nel Tirreno in 6 porti (Carrara, Livorno, Savona, Monfalcone, Marghera e Chioggia) attraverso 9 terminal in gestione e 4 aree intermodali. Grazie al lavoro di oltre un migliaio di addetti, movimenta più di 10 milioni di tonnellate di merci all’anno: lo fa coprendo su scala continentale europea qualcosa come 6 milioni di chilometri via ferrovia con una flotta composta da una cinquantina di locomotori e oltre un migliaio di carri ferroviari.











