Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La nostra Economia del Mare

ROMA – Come preannunciato, mercoledì scorso è stato presentato a Roma il XII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2024, realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne – Unioncamere.

L’appuntamento, nella Sala Longhi di Unioncamere in Piazza Sallustio 21 a partire dalle ore 10.30, ha visto la partecipazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci.

Il Rapporto – è stato sottolineato – rappresenta il punto di riferimento nazionale ed europeo per rilevare il valore dell’Economia del Mare italiana. L’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne – Unioncamere, sempre di più sta lavorando a sistemi di analisi evoluti per garantire ai Policy Maker e agli stakeholder tutti gli elementi per poter definire le strategie future al fine di affermare l’Italia al centro delle politiche marittime Euro-Mediterranee.

[hidepost]

Quali le conclusioni? Il lungo e complesso rapporto evidenzia l’importanza specialmente per l’Italia delle politiche Economiche del Mare, anche in relazione al ruolo storico di piattaforma sud Europa e alle nuove problematiche aperte dai conflitti sia militari che economici tra i grandi blocchi mondiali: confronti che si risolvono in tempi di sostanziale debolezza per l’Occidente, sia a causa dei risultati elettorali ancora da elaborare in Europa, sia a causa dell’aspro scontro negli Usa in vista delle presidenziali.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Luglio 2024
Ultima modifica
16 Luglio 2024 - ora: 08:04

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora