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Oltre 200 kg di coca scoperta in porto

Nella foto (da sx): Rapisarda, Parisi, Antuofermo e Mennella.

LIVORNO – Colpo grosso in porto, grazie alle Fiamme Gialle e alla Dogana: in un container proveniente dal Sud America, è stata individuata e sequestrata una quantità record di cocaina, oltre 217 chili suddivisa in 200 panetti, dissimulati in un carico di legname destinato nel sud Italia e in attesa di trasbordo.

Si tratta di uno dei più importanti sequestri degli ultimi anni, con un valore approssimativo allo spaccio di oltre 60 milioni di euro. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica labronica, ha confermato che il porto livornese è uno degli scali scelti dai narcotrafficanti per far sbarcare la coca da distribuire – visti gli ingenti quantitativi – non solo in Italia ma presumibilmente anche in altri paesi europei. Il record degli sbarchi di cocaina appartiene da anni al grande scalo di transhipment di Gioia Tauro in Calabria: ma anche Livorno – dicono le autorità di controllo – è anche uno dei porti “delicati”, sia per la posizione geografica sia per l’alto numero di contaminare all’arrivo.

I risultati della brillante operazione sono stati illustrati nella conferenza stampa al palazzo della Dogana dagli staff della Guardia di Finanza e della stessa Dogana protagonisti della lotta contro i narcotrafficanti. Il colonnello Cesare Antuofermo e il tenente colonnello Luigi Mennella, rispettivamente comandante del gruppo delle Fiamme Gialle e dirigente del settore antidroga, erano affiancati dal direttore della dogana di Livorno dottor Giovanni Parisi e dal suo responsabile dell’antidroga dottor Francesco Rapisarda.

Come è stato sottolineato, il controllo dei traffici portuali avviene con lo stretto coordinamento delle due istituzioni e della Procura, avvalendosi di strumenti tecnici sofisticati – scanner, infrarossi, intercettazioni sul web e telefoniche – ma specialmente della professionalità e del fiuto dei finanzieri, attraverso quella che il colonnello Antuofermo ha descritto come “la quotidiana e metodica azione, svolta di giorno e di notte, sul traffico passeggeri, veicoli e merci del porto”. Ai trucchi dei narcotrafficanti, ormai più che specializzati per occultare la droga, si contrappone il lavoro intelligence e di controllo fisico, indirizzato specialmente su quanto proviene dai paesi tendenzialmente a rischio, il Sud America e il Far East. I finanzieri coordinati dal tenente colonnello Mennella hanno anche un importante supporto dalla pattuglia di cani antidroga, contro i quali tuttavia i trafficanti adottano contromisure di ogni genere, compreso l’inserimento di sostanze odorose capaci di confondere il loro fiuto. È una battaglia quotidiana, è stato ribadito, dove conta l’esperienza dei militari addetti, ma anche la collaborazione stretta con la Dogana e con tutte le forze dell’ordine.

Nel quadro delle operazioni antidroga sul porto labronico il colonnello Antuofermo ha anche fornito le cifre dei risultati dell’anno appena concluso: 400 chili di coca in più partite, più altre intercettazioni di cannabis (specie dalla Sardegna) di marijuana e una piccola ma letale partita di eroina.

Pubblicato il
25 Gennaio 2025
Ultima modifica
28 Gennaio 2025 - ora: 17:23

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