Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
YACHT

Chiglia retrattile per il nuovo ketch di Perini Navi

The Italian Sea Group: ingegneria avanzata e sofisticato design

MARINA DI CARRARA. L‘installazione della chiglia retrattile apre un capitolo nuovo che consente allo yacht un «alto livello di versatilità, manovrabilità e performance» sul fronte dell’eccellenza nautica: sono gli assi di  “Perini Navi Katana”, il ketch di 60 metri appena ufficialmente varato, che rappresenta una sfida vinta da The Italian Sea Group, il polo nella nautica di lusso che, sotto la guida del fondatore e amministratore delegato Giovanni Costantino, opera con i marchi Admiral, Tecnomar, Perini Navi, Picchiotti, Nca Refit e Celi 1920.

La chiglia retrattile – viene spiegato – consente al “S/Y Katana” di «adattarsi alle diverse condizioni di navigazione, anche non a vela, e con fondali ridotti, migliorando la stabilità e l’efficienza, e offrendo agli armatori la libertà di movimento senza pari». Il “Katana” può contare su uno scafo in alluminio («garantisce resistenza e leggerezza») e su un sistema velico avanzato (insieme alla chiglia retrattile «ottimizzano ulteriormente le prestazioni in mare»). Gli interni sono stati curati dal celebre designer francese Remi Tessier.

«È un capolavoro di ingegneria che non solo riflette il nostro impegno per l’innovazione, ma segna anche un passo importante per la crescita di Perini Navi», dice Costantino segnalando che nel “Katana” si coniugano «un’avanzata ingegneria e un sofisticato design».

Perini Navi è stata acquisita da parte di The Italian Sea Group tre anni fa nel segno di un progetto di rilancio che mettesse insieme «l’eleganza senza tempo con l’innovazione tecnologica». Tra i successi più significativi di questi anni, – viene ribadito dal quartier generale del gruppo – l’iconico “Art Explorer”, il catamarano a vela vincitore del Superyacht Design Awards 2025 che ha segnato una nuova era nella navigazione luxury, e i recenti vari di due Perini Navi a motore, prossimi alla consegna.

Pubblicato il
27 Marzo 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio