Due brevetti toscani in vetrina all’Expo di Osaka
Un radar anti-guai in aeroporto e uno strumento di sanificazione
FIRENZE. Due brevetti “made in Unifi” hanno rappresentato l’innovazione e la ricerca del nostro Paese al Padiglione Italia all’Expo di Osaka. L’università di Firenze ha celebrato in questo modo la “Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale” con un ruolo da protagonista all’importante vetrina internazionale in Giappone: i brevetti sono stati presentati durante un evento a cui ha partecipato il viceministro Valentino Valentini. Tanto l’uno come l’altro brevetto rientrano tra i vincitori dell’Intellectual Property Award 2023.
Il primo brevetto porta la firma del Dipartimento di scienze biomediche “Mario Serio”: è relativo – viene sottolineato – a un dispositivo per la sanificazione ambientale che risulta “capace di creare una barriera invisibile di radiazione ultravioletta, spessa tra i 15 e i 20 centimetri che è accoppiata a un flusso d’aria laminare con temperatura e umidità controllate”.
Si forma perciò una barriera che, come viene spiegato, “impedisce il passaggio di aerosol microbici, offrendo una soluzione efficace per la prevenzione delle infezioni in ambienti frequentati contemporaneamente da molte persone”.
Gli inventori sono Franco Fusi, Barbara Patrizi, Giovanni Romano e Guido Toci.
Il secondo brevetto è stato invece premiato nella categoria “The Future of the City” e ha ottenuto un riconoscimento speciale per l’imprenditoria femminile: l’ha messo a punto il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Stiamo parlando in questo caso di “un radar ad apertura sintetica ad alta frequenza montato su un drone, capace di scansionare automaticamente le piste degli aeroporti e fornire immagini ad alta risoluzione per rilevare detriti o oggetti estranei, anche in condizioni di scarsa visibilità”.
Gli inventori sono Massimiliano Pieraccini e Alessandra Beni.