Sicurezza, a Ancona ok all’intesa sui rappresentanti dei lavoratori
ANCONA. Definire l’organizzazione per garantire ai lavoratori il diritto alla salvaguardia della salute e della sicurezza all’interno dei posti di lavoro: e questo valga per gli addetti delle imprese e dei servizi portuali così come dell’istituzione portuale. È questo lo scopo del protocollo di intesa per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo. Stiamo parlando degli scali del sistema portuale del mare Adriatico centrale: è stato il presidente dell’Authority marchigiana Vincenzo Garofalo a firmare il documento insieme ai rappresentanti delle imprese e a quelli dei sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti. Entro 30 giorni dalla sottoscrizione del protocollo viene eletto il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito tra gli Rls delle imprese portuali dei porti di sistema.
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza – viene messo in evidenza – è un intermediario fra i lavoratori e il datore di lavoro. Con quale ruolo? Quello di assicurare che le norme di sicurezza siano rispettate e di promuovere un ambiente di lavoro sicuro e salubre. L’intenzione è quella di prevenire gli infortuni e le malattie professionali, anche grazie alla frequenza di corsi di formazione specializzati.
Per il presidente Garofalo la sicurezza sui luoghi di lavoro è un elemento imprescindibile di ogni attività portuale: «Dobbiamo essere uniti, come soggetti che operano nei porti, nella condivisione di questo valore, per attuare la prevenzione e la tutela di ogni persona che è occupata in questi ambiti produttivi. Un impegno con cui possiamo contribuire ad elevare la consapevolezza e la sensibilità culturale verso questo tema».