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SALUTE

Studenti, benessere psicofisico cercasi

Coinvolti in Toscana il Sant’Anna, l'università di Pisa e il conservatorio livornese Mascagni

PISA. Non basta coltivare straordinarie intelligenze, è indispensabile promuovere “una cultura della salute e del benessere nella comunità degli allievi ordinari e PhD, attraverso un approccio non patologizzante e partecipativo” che
metta insieme salute fisica, benessere psicologico e sviluppo delle competenze esistenziali che servono per affrontare le tante ammaccature che la vita riserva. È per questa ragione che un istituto universitario di eccellenza come la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito del progetto “Health Mode On” con il patrocinio delle classi accademiche di scienze sociali e di scienze sperimentali e applicate.
Si tratta di un progetto nazionale finanziato dal ministero dell’università con il programma Pro-Ben che, coordinato dall’Università di Pavia, coinvolge una sfilza di atenei e istituti di alta formazione fra i quali in Toscana l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il conservatorio Pietro Mascagni di Livorno, oltre agli atenei di Udine, Vita-Salute San Raffaele, del Piemonte Orientale e i conservatori Giuseppe Verdi di Milano e Antonio Vivaldi di Alessandria.
“Pur bella la vita, merita di rischiare… Vivere bene oggi”: è questo il titolo dell’incontro pubblico in agenda il prossimo 20 giugno alle ore 15 nell’aula magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
L’evento – viene sottolineato- inaugura ufficialmente il progetto “Health at School”, che è un po’ la declinazione alla Scuola Sant’Anna del progetto “Health Mode On”.

Ad aprire l’incontro, dopo i saluti del rettore Nicola Vitiello, presenzieranno la preside della Classe di scienze sociali Anna Loretoni, il preside della Classe di scienze sperimentali e applicate Christian Cipriani, il principal investigator del Progetto Hmo dell’Università di Pisa prof. Caterina Rizzo, il presidente del Conservatorio Mascagni Emanuele Rossi, la rappresentante degli allievi e delle allieve ordinari Giulia Orlando, della responsabile area formazione universitaria Chiara Busnelli, e della responsabile area formazione post-laurea Gianna Bottai.
L’evento sarà condotto da Marco Martinelli, biotecnologo e comunicatore, e vedrà la partecipazione di Massimo Polidoro, scrittore e divulgatore scientifico, con un intervento su “Che cosa rende bella la vita”, basato sul suo ultimo libro “Una vita ben spesa: Trovare il senso delle cose con Leonardo, Einstein e Darwin” cui seguirà una sessione di domande e risposte con la ricercatrice Francesca Pennucci e l’allievo Maurilio Menduni De Rossi. A seguire, il contributo dello psichiatra Andrea Fagiolini, professore ordinario di psichiatria all’università di Siena su “Ansia e dintorni”, con discussione a cura della psicologa Anna Emanuela Tangolo e dell’allieva Francesca Ferragina.

Il pomeriggio proseguirà con gli interventi del Gruppo di lavoro su benessere psicofisico degli allievi ordinari (a cura dell’allieva Rebecca Florea) e del “Working Group on mental health PhD” (a cura dei PhD students Giulia Bosio e Luca Scopis).
Alle 17.30 si terrà la presentazione ufficiale del progetto “Health at School”, con interventi di Filippo Quattrone, Francesca Pennucci, Anna Luce Damone, Sara Cattani, Salvatore D’Avella e Carlo Alberto Avizzano, che illustreranno il progetto di ricerca. In agenda incontri tematici, attività pratiche, spazi di confronto tra pari e con figure adulte e valutazioni dell’efficacia delle attività e servizi offerti. In linea con la missione formativa della Scuola, “Health at School” – viene fatto rilevare – a costruire un ambiente accademico più consapevole, solidale e attento alla persona, valorizzando le relazioni, la corresponsabilità e l’uso di strumenti anche digitali per sostenere la salute nella quotidianità della vita collegiale.

Le conclusioni saranno affidate a Michele Emdin, coordinatore del Centro Health Science e principal onvestigator del progetto Hmo, e a Elena Vivaldi, prorettrice alle politiche per l’inclusione, la disabilità e la parità di genere.

Pubblicato il
11 Giugno 2025

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