Spring Gds taglia le emissioni passando al biodiesel
L’azienda delle Poste olandesi: meno 27% nella sola Italia
MILANO. I camion elettrici rappresentano una soluzione «ancora limitata», dunque «i carburanti rinnovabili come il biodiesel Hvo100 sono diventati una delle soluzioni più efficaci per passare a una logistica più sostenibile». Parola di Spring Gds, il ramo internazionale di Post-Nl, il servizio postale dei Paesi Bassi: di fronte al fatto che «il trasporto su gomma rappresenta una delle principali fonti di emissioni di gas serra», questo operatore globale specializzato in e-commerce ha lanciato l’idea di utilizzare biodiesel Hvo 100.
Questo ha significato che, a partire dall’aprile dello scorso anno, – viene messo in evidenza – Spring Gds ha introdotto «circa 4 milioni di litri di biodiesel Hvo 100 all’interno della rete europea di trasporto su strada». Risultato ottenuto: solo in Italia, la riduzione riguarda 837.105 chilogrammi di emissioni di CO2, pari al 27% delle emissioni totali dei trasporti di Spring Italy (3,1 milioni di chili di CO2). L’equivalente delle emissioni generate «da oltre 4,7 milioni di chilometri percorsi in auto», viene sottolineato.
Spring Gds è un gigante internazionale: dispone di 20 centri operativi distribuiti in 3 continenti e collabora con «oltre 230 partner logistici internazionali, garantendo ai professionisti dell’e-commerce di tutto il mondo l’accesso a 190 destinazioni in tutto il mondo», come spiegano dal quartier generale del gruppo.
A livello europeo, l’impatto di questa scelta ha raggiunto una minor emissione di 26mila tonnellate di CO2 risparmiati durante lo stesso periodo: a giudizio di Spring Gds è un «impegno rivoluzionario in prima linea nelle soluzioni logistiche ecologicamente responsabili».
Gabriele Bavera, amministratore delegato di Spring Gds Italia, spiega: «Un anno fa abbiamo intrapreso un percorso coraggioso scommettendo sull’Hvo100, un’alternativa molto promettente in grado di ridurre significativamente le emissioni di CO2, NOx e polveri sottili. Oggi possiamo dire con certezza che il potenziale era reale e che abbiamo vinto la nostra scommessa. Questi risparmi sono davvero significativi e dimostrano che esistono alternative valide al diesel tradizionale, anche per il trasporto su strada».
Riconoscendo l’impatto ambientale dei trasporti, – è questa l’idea di fondo – Post-Nl si impegna a «ridurre l’impronta ecologica della propria catena logistica». Ambizioso l’obiettivo: azzerare le emissioni «entro il 2040, con un decennio di anticipo rispetto alle scadenze dell’accordo globale sul clima».