D’Amico vende due delle navi più vecchie della flotta
La cessione per oltre 36 milioni di dollari
LUSSEMBURGO. D’Amico International Shipping, controllata dalla compagnia D’Amico Società di Navigazione spa, gruppo operante a livello mondiale nel settore delle navi cisterna (trasporto di prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici ed oli vegetali), ha reso noto che la propria società operativa irlandese D’Amico Tankers Dac ha firmato due accordi per la vendita di due navi: la “Glenda Melody” e della “Glenda Melissa”.
Entrambe – viene specificato – hanno una portata lorda pari a 47.200 tonnellate, sono state costruite nel 2011 nel cantiere sudcoreano di Hyundai Mipo. La cessione è avvenuta per «un importo totale pari a 36,2 milioni di dollari». La consegna agli acquirenti è prevista rispettivamente entro fine luglio ed il 21 dicembre prossimi
La società informa che l’accordo consente a D’Amico Tankers di «cedere due delle navi più vecchie all’interno della propria flotta»: alla consegna delle navi la società genererà – si sottolinea – «circa 31,0 milioni di dollari di cassa, al netto delle commissioni e del rimborso del debito bancario esistente».
È da aggiungere che, secondo quanto viene reso noto, D’Amico International Shipping (Dis) – gruppo che ha alle spalle «una lunga e storica tradizione imprenditoriale familiare, ed è presente in tutto il mondo con uffici nei più importanti centri mercantili marittimi (Londra, Dublino, Monte Carlo, Stamford e Singapore)» –tramite proprietà diretta o noleggio controlla «una flotta moderna e tecnologicamente avanzata, composta da imbarcazioni a doppio scafo con capacità di trasporto comprese fra le 35mila e le 75mila tonnellate di portata lorda. Al presente la flotta Dis comprende «32 navi cisterna a doppio scafo (Mr, Handysize e Lr1), di cui 29 navi di proprietà e 3 a noleggio a scafo nudo), con un’età media relativa alle navi di proprietà e a noleggio a scafo nudo pari a 9,5 anni.
Carlos Balestra di Mottola, amministratore delegato di D’Amico International Shipping, ripete che si tratta di due tra le più vecchie navi nella flotta e ribadisce che tali operazioni «sono coerenti con la nostra strategia di lungo periodo, orientata al controllo di una flotta moderna, efficiente e a basso impatto ambientale». Aggiungendo: «Disporre di navi sempre più efficienti e moderne rappresenta un vantaggio competitivo crescente, soprattutto in vista di un contesto regolatorio sempre più stringente, che tenderà a penalizzare le unità meno sostenibili».