Gioia Tauro, l’Agency si trasforma in impresa art. 17
L’Authority fa squadra con la Regione e il deputato forzista per avere l’ok
GIOIA TAURO. Anticipare la trasformazione della Gioia Tauro Port Agency in impresa portuale art.17 comma 5: una società a responsabilità limitata che si occuperà della fornitura di lavoro temporaneo alle imprese portuali. Va in questa direzione l’emendamento, presentato da Forza Italia, che la commissione trasporti della Camera dei deputati ha approvato. Ne dà notizia, dal quartier generale dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, il presidente Andrea Agostinelli: l’ammiraglio livornese, in relazione alle preoccupazioni espresse dal sindacato Filt Cgil, segnalato l’avvenuta approvazione di un emendamento che ora passerà in Parlamento per la successiva adozione.
L’istituzione portuale calabrese lo giudica «un risultato importantissimo» e rivendica di aver spinto perché l’ingranaggio si mettesse in modo: tutto quanto – si afferma – «trova ispirazione da una lettera che il presidente Agostinelli ha inviato al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Obiettivo: spingere perché si esaminasse l’opportunità di presentare un emendamento al Decreto Infrastrutture mirato a superare il blocco alla trasformazione determinato dalla scadenza dell’Agenzia portuale prevista per il 31 dicembre 2026.
In seguito alle interlocuzioni che il presidente Agostinelli ha avuto con l’avvocato Cantarini dell’Ufficio di Gabinetto del presidente Occhiuto – viene fatto rilevare dall’ente gioiese – è stato «elaborato un emendamento che porta la firma dell’on. Francesco Cannizzaro».
«È uno straordinario risultato che bisogna far risalire all’iniziativa dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, che ha fortemente voluto la costituzione della impresa, e al fattivo interesse dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza regionale e all’on. Cannizzaro, che ringrazio per la sensibilità così come il presidente Occhiuto, l’avv. Cantarini e il direttore generale del ministero delle infrastrutture Donato Liguori», viene messo in evidenza. «La nuova governance dell’Autorità di Sistema portuale – si afferma – avrà la strada spianata verso la costituzione dell’impresa ex art. 17 legge 84/94 che assorbirà i residui lavoratori ancora iscritti nell’elenco dell’Agenzia portuale e ulteriori lavoratori con le qualifiche di interesse dei terminalisti per un complessivo numero di 100 lavoratori».
L’Authority calabrese ricorda che la costituzione dell’impresa portuale è stato un obiettivo che ha «sempre fortemente voluto, partecipando con il 49% del capitale sociale»: significa – si sostiene – munire il porto di Gioia Tauro («che oggi è uno degli scali portuali più performanti del Paese») di uno strumento di lavoro idoneo a «superare i momenti di picco di lavoro che si ripetono, sempre più di frequente, nel porto di Gioia Tauro».