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IL CASO

Il ritorno di Fincantieri a Livorno

Dopo aver lasciato il Cantiere tanti anni fa, il colosso pubblico ha acquisito la fabbrica di siluri

L’ingresso di Wass in via del Levante a Livorno: nel cartello all’entrata si segnala che Wass fa parte del gruppo Fincantieri

LIVORNO. Tra le tante realtà produttive sul territorio labronico, la più riservata e sotto molti aspetti segreta è la grande fabbrica che si affaccia sulla bretella stradale verso Salviano, poco dopo l’allacciamento con la variante Aurelia urbana. Eppure è una realtà che oggi lavora per il mondo, ma che anche in passato è stata ai vertici dell’interesse di tanti paesi, prima come silurificio Whitehead, poi come componentistica Fiat (compresa una serie di motori fuoribordo esportati anche a Cuba) quindi di nuovo come silurificio del gruppo Leonardo, fino all’attuale ingresso nella galassia Fincantieri. Un rientro, quello di Fincantieri, dopo la traumatica uscita dai cantieri navali Orlando, rilevati poi da Vitelli con il marchio Benetti.

Nella sede attuale Wass – Whitehead Sistemi Subacquei di Livorno, diventata di recente uno dei fiori all’occhiello di Fincantieri militare – vengono sviluppati e prodotti siluri leggeri e pesanti, sistemi di lancio, contromisure antisiluro per navi e sommergibili e sofisticati sistemi sonar sia aerei, specie per elicotteri antisomm, sia subacquei (sonar). Secondo i piani in fase di varo sia del nostro ministero della difesa sia della Nato, la produzione dovrebbe notevolmente aumentare, in particolare per la parte elettronica subacquea,

I siluri leggeri e pesanti livornesi sarebbero oggi in servizio in oltre 15 Paesi – oltre che per i sottomarini italiani- con oltre duemila apparati consegnati con i rispettivi sistemi di lancio per piattaforme navali ed elicotteri, mentre i suoi sistemi di contromisure da sommergibile sono presenti su piattaforme subacquee di marine sia europee che extra-europee. Il 70% della sua produzione – secondo Wikipedia- è indirizzata verso stati Come Germania, Francia, Danimarca, Polonia, Australia, Malaysia, India. I suoi sistemi sono operativi in 22 marine, compresi quella Usa.

Alcuni anni fa un esemplare di siluro Whitehead (Black shark) fu esposto insieme a un drone subacqueo nell’ambito della tendopoli che si svolgeva sul porto mediceo in occasione delle regate del trofeo Accademia navale. Oggi tutto è molto più riservato anche se  Wass ha rapporti di collaborazione con enti, centri di ricerca e università, quali l’Accademia Navale di Livorno, il Dipartimento di Scienza dell’Informazione dell’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Pubblicato il
12 Luglio 2025
di A.F.

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