L’idrogeno “nautico” e l’esperienza della mobilità su strada
Linde Gas alla Monaco Energy Boat Challenge
ARLUNO (Milano). Sei rifornimenti in 48 ore, tempi di caricamento inferiori ai 30 minuti e tecnologie di fornitura avanzate: Linde Gas Italia sottolinea di aver giocato un ruolo determinante alla “Monaco Energy Boat Challenge” 2025, cioè una delle competizioni che a livello mondiale hanno maggior importanza nella sperimentazione di nuove tecnologie di propulsione sostenibile e design navale. L’azienda tiene a mettere in evidenza il proprio impegno nel «portare l’idrogeno dove ancora non c’era, con soluzioni ingegneristiche affidabili, adattabili e già pronte per il futuro».
Stiamo parlando della controllata italiana del gruppo Linde, un gigante internazionale nel settore dei gas industriali e dell’ingegneria con un fatturato di 33 miliardi di dollari nel 2024. Le tecnologie Linde hanno una vasta gamma di applicazioni, a cominciare dalla produzione di idrogeno pulito e sistemi di cattura del carbonio fondamentali per la transizione energetica (ma, detto per inciso, anche ossigeno medicale salvavita e gas ad alta purezza e speciali per l’elettronica). In questo caso ha supportato NatPower H nell’ambito della fornitura di idrogeno alle imbarcazioni in gara: grazie alle competenze maturate nel settore della mobilità su strada, Linde – sottolinea l’azienda – non solo ha procurato il carburante ma soprattutto ha contribuito a rendere possibile, anche in contesto marittimo. un’infrastruttura di rifornimento efficiente e sicura.
Come detto, in occasione della competizione sono stati effettuati sei rifornimenti di idrogeno in appena 48 ore, con un tempo medio di caricamento di circa 30 minuti per 50 chili di idrogeno per ciascuna imbarcazione. «È un risultato – viene messo in evidenza – reso possibile dai sistemi mobili di fornitura progettati da Linde, pensati per adattarsi a condizioni operative particolari, come quelle di un porto turistico, e già ampiamente testati su strada nei distributori italiani, tra cui il recente impianto Eni di Mestre».
Tra le imbarcazioni alimentate a idrogeno durante la competizione:
- Inocel–Poséidon con celle a combustibile,
- l’elettrica Dhamma Blue
- il catamarano con hydrofoils Hydro Motion.
Linde ha adattato i suoi sistemi per garantire compatibilità e sicurezza per ciascun tipo di configurazione motrice: nel farlo ha sfruttato «soluzioni di ingegneria derivate dalla mobilità stradale ma declinate per un utilizzo marittimo», è stato ribadito. Il parallelo tra mobilità terrestre e nautica – è questa l’argomentazione di parte aziendale – si concretizza «nella gestione della pressione, nel controllo termico durante il rifornimento e nella flessibilità dei sistemi mobili». Il know-how di Linde nella distribuzione di idrogeno su gomma ha alle spalle «anni di esperienza con flotte pubbliche e private»: è questo un aspetto che «si è rivelato fondamentale per gestire i vincoli operativi e i tempi stretti della gara, pur garantendo performance elevate e standard di sicurezza rigorosi».
«Per il secondo anno consecutivo – spiega l’ingegner Alessio Cogliati, manager di Linde Gas Italia – abbiamo supportato NatPower H fornendo in occasione della “Monaco Energy Boat Challenge” una unità mobile di rifornimento utilizzata per le imbarcazioni in gara, oltre all’idrogeno e al service con uno staff tecnico dedicato. Si stratta di una soluzione molto flessibile che ci ha permesso di svolgere il nostro lavoro in orari non impattanti sulle attività turistiche e commerciali della Marina di Monaco».
Al di là della di quanto accaduto alla “Monaco Energy Boat Challenge”, Linde tiene a ricordare la propria partecipazione al progetto relativo alla prima nave scuola europea che funziona a idrogeno ed è a zero emissioni. Il riferimento è al progetto Alba, la nave scuola sviluppata da EoDev in collaborazione con il Lycée Maritime de Bastia (Corsica) e certificata da Bureau Veritas: nel giugno scorso nel porto di Fontvieille è stato effettuato il primo rifornimento con Linde impegnata nel supporto tecnico a NatPower H per la fornitura di oltre 110 chili di idrogeno verde a 350 bar.
«La nostra partecipazione a questo progetto conferma la versatilità delle soluzioni Linde per l’idrogeno, anche applicate alla nautica, e la nostra capacità di accompagnare l’evoluzione della mobilità sostenibile anche oltre le strade», commenta ancora l’ingegner Cogliati rivendicando il contributo di Linde alla transizione energetica della nautica («come già facciamo da anni su scala industriale e urbana»).