L’Authority livornese si allea con la rete internazionale Plika
È un “campus virtuale” per le comunità logistico-portuali

Sonia Avanzoni, Claudio Capuano e Dario Finetti
LIVORNO. «Diamo il benvenuto al porto di Livorno nella Rete Plika». L’annuncio arriva dalla Port Logistic International Knowledge Academy (Plika), una realtà che ha sede a Barcellona e si presenta come «un campus virtuale in cui le comunità logistico-portuali apprendono insieme» con lo scopo di offrire e reperire risorse applicabili nei processi di apprendimento, transizione, sviluppo di nuove procedure e innovazione», magari allacciando «relazioni e alleanze internazionali per migliorare le procedure» sotto il segno di «umanesimo, scienza e tecnologia». Insomma, come sintetizzano da Palazzo Rosciano, sede dell’istituzione portuale livornese, presentando l’iniziativa: è una «rete internazionale dedicata alla formazione, all’innovazione e alla condivisione della conoscenza nei settori della logistica e dei porti».
La targa commemorativa – viene sottolineato da Plika – è stata ritirata da Claudio Capuano, che nell’Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno Settentrionale è responsabile del settore formazione e promozione, insieme a Sonia Avanzoni e Dario Finetti, esponenti dell’équipe.
«Il porto di Livorno apporta alla rete un’esperienza preziosa, che include il proprio centro di formazione professionale interno, un ruolo attivo in progetti europei (Erasmus+, Horizon 2020, Interreg, tra gli altri) e un lavoro pionieristico nei campi della digitalizzazione, della sostenibilità e dell’innovazione nella formazione», scrive in una nota l’organizzazione. E dall’Authority livornese si tiene a mettere in evidenza come Plika sottolinei che «il modello Livorno (con il suo approccio allo sviluppo delle competenze, al progresso ambientale e tecnologico e alla collaborazione con le istituzioni europee) rappresenti un modello di eccellenza».
Da parte dell’associazione con quartier generale a Barcellona si ribadisce di voler guardare «con fiducia alle sinergie future che promuovano lo sviluppo di capacità, l’innovazione e la connettività globale nell’ecosistema logistico».