Genova, il comitato di gestione debutta senza litigi né polemiche
I nomi già da 45 giorni, mancava la nomina di Paroli presidente
GENOVA. Simona Coppola e Mattia Minuto, in rappresentanza l’una del Comune di Genova e l’altro dell’amministrazione municipale di Savona; l’ammiraglio Antonio Ranieri dell’Autorità Marittima accompagnato dal comandante della Capitaneria di Savona Matteo Lo Presti (assente giustificato, per impedimenti personali, il rappresentante della Regione Liguria, Giorgio Carozzi). Matteo Paroli, una volta ricevuti i galloni di presidente, lascia da parte il clima da ferie e punta a dare una accelerata a una Autorità di Sistema Portuale, quella genovese, che è la numero uno del Paese e al tempo stesso è stata travolta dall’uragano dell’inchiesta giudiziaria che nella primavera dello scorso anno ha portato alla decapitazione della Regione Liguria e dell’istituzione portuale che governa gli scali del mar Ligure Occidentale. E quale poteva essere il segnale primo del ritorno a una certa normalità? L’insediamento del nuovo comitato di gestione.
I nomi erano già nero su bianco fin da prima della fine di giugno, solo due settimane fa però si è sbloccata la nomina di Paroli, non più nelle vesti (provvisorie) da commissario bensì con l’incarico quadriennale da presidente.

Il nuovo presidente Matteo Paroli
«A tutti loro va il mio più sentito benvenuto e l’augurio di buon lavoro in un percorso che sarà certamente impegnativo, ma anche strategico per la crescita e la competitività del nostro sistema portuale»: questo il saluto di benvenuto con cui il presidente Matteo Paroli ha aperto le danze dei provvedimenti da prendere.
Frase liturgica ok, però il problema-chiave era riuscire a capire se si sarebbe data conferma al vecchio detto che là dove vedi tre genovesi discutere ci sono almeno quattro opinioni divergenti. Del resto, a parte le vicissitudini della nomina di Paroli, ad esempio bisognava fare i conti con l’ingarbugliata vicenda riguardante lo scranno spettante al Comune di Genova: la vecchia giunta di centrodestra (guidata da Marco Bucci che ora è al timone della Regione) aveva tentato il blitz nominando in extremis una persona di propria fiducia, la sconfitta delle destre alle elezioni locali ha portato al potere la sinistra. La nuova sindaca Salis ha revocato la precedente nomina e ha indicato un’altra persona: novità assoluta, ha indicato una donna (l’avvocata Simona Coppola).
Non erano mancate polemiche di parte sindacale (Uil Liguria) per il fatto che Savona ha indicato un dirigente confindustriale come proprio rappresentante per il comitato di gestione così come a La Spezia, nell’altra Authority ligure, è accaduto per l’amministrazione spezzina.
Dunque, di possibili ragioni per mettersi a bisticciare prima dell’inizio della partita ce ne potevano essere. Invece, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, è un feeling di amorosi sensi. Il presidente Matteo Paroli canta vittoria: «Grande soddisfazione per il clima collaborativo, costruttivo e sereno». E anche: «Un contesto di confronto aperto e di condivisione di intenti». Quindi: «Questo spirito di collaborazione sarà il presupposto ideale», eccetera.
L’avvocata Coppola (Comune di Genova) ha «apprezzato il clima di collaborazione instaurato» e ha visto «una grande voglia di lavorare bene insieme per il nostro porto». Mattia Minuto (Comune di Savona): «Ho trovato un clima positivo e collaborativo improntato alla volontà di perseguire lo sviluppo dell’intero sistema».
Messa da parte la questione relativa alla temperatura dei rapporti e al clima, va detto che il primo round non sono stati tè e pasticcini. Per dirne una, fra i provvedimenti c’era il ricollocamento del personale, compreso il reimpiego (in altre mansione compatibili) di «lavoratori totalmente o parzialmente inidonei allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali della Compagnia Unica di Genova (Culmv)», secondo il piano che mette in agenda interventi sul soggetto ex articolo 17 in modo, da un lato, di tutelare i lavoratori e, dall’altro, di «garantire l’efficienza e la sostenibilità organizzativa delle imprese autorizzate».
Al centro dell’attenzione anche l’istanza dei portuali savonesi (Compagnia Unica Lavoratori Portuali) per inserire in organico «17 nuovi soci speciali» in virtù dell’aumento dei traffici nel settore container e ro-ro e della «necessità di un graduale ricambio generazionale». Ha avuto l’ok e ora viene passata al ministero che deve dare parere vincolante: contratti a tempo determinato, età media non superiore ai 29 anni e idoneità fisica certificata, possibilità di diventare soci ordinari entro cinque anni (a seguito di un percorso formativo e lavorativo valutato positivamente).
Semaforo verde anche per la salvaguardia dell’occupazione di 18 dipendenti di Otam srl: è previsto il subingresso nella concessione da parte dell’operatore Tankoa Yachts «nell’ambito del più ampio riassetto territoriale e organizzativo delle attività della cantieristica che sarà soggetto ad evidenza pubblica».
Ulteriore decisione ha riguardato la revoca temporanea di una limitata porzione di aree ora in concessionario alla società Stazioni Marittime nel porto di Genova: c’è da creare il cantiere per creare l’impianto fotovoltaico per produrre energia rinnovabile destinata all’ambito portuale di energia: l’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle passarelle pedonali di imbarco dei ponti Colombo e Assereto – viene fatto rilevare – servirà «anche come protezione dei passeggeri dal sole e dagli eventi atmosferici». Da mettere nel conto anche che nel porto di Savona è stato detto sì al provvedimento in favore del terminal crocieristico: con un «modesto incremento delle aree in concessione», permetterà di «migliorare significativamente gli accessi al Palacrociere con l’installazione di tensostruttura destinata al nuovo varco» e la realizzazione di «una rotatoria per rendere più scorrevole il traffico passeggeri diretto in porto».