Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti
CONTROVERSIE

Civitavecchia, la Corte d’Appello riduce ulteriormente la condanna

L'Authority dovrà pagare ma meno dell’1% di quanto chiesto dalla controparte

Panoramica del porto di Civitavecchia dall’alto

CIVITAVECCHIA. Può tirare un sospiro di sollievo l’ingegner Raffaele Latrofa, che da pochi giorni si è insediato al timone dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale come commissario straordinario. Sull’istituzione pesava come una minaccia della complessa controversia avviata da Grandi Lavori Fincosit. La causa è di «rilevanza economica e strategica significativa» e, traendo origine da opere e rapporti contrattuali di anni addietro, ha visto la controparte avanzare «una pretesa risarcitoria complessiva» pari a quasi 210 milioni di euro: per la precisione, 209.757.859,46.

Già in primo grado, secondo la ricostruzione dell’ente, il Tribunale aveva «accolto solo in minima parte» le richieste di Grandi Lavori Fincosit e l’Autorità di Sistema era stata condannata sì ma per un importo limitato a poco più di 1,7 milioni oltre interessi, cioè «già di gran lunga inferiore alle somme originariamente domandate». Ma adesso la Corte di Appello ha fatto ancor di più: da un lato, ha accolto parzialmente «il primo e il settimo motivo di appello proposti da Grandi Lavori Fincosit»; dall’altro, ha anche accolto il primo motivo di appello incidentale proposto dall’Autorità, e questo porta a «una riduzione ulteriore del 20% dell’importo liquidato in primo grado». Tradotto: per l’Authority laziale la somma complessivamente dovuta dall’Autorità scende ora al di sotto del milione e mezzo di euro oltre interessi. Vale a dire: «meno dell’1% della cifra inizialmente pretesa dalla controparte».

Da parte dell’istituzione portuale di Civitavecchia si sottolinea che questo esito rafforza la propria posizione sotto diversi profili:

  • economico: per «il significativo contenimento dell’esborso rispetto alla richiesta iniziale»;
  • giuridico: per «il riconoscimento da parte della Corte di Appello della fondatezza di una parte delle argomentazioni difensive presentate dall’ente»;
  • istituzionale: a riprova della «capacità dell’Autorità di tutelare in maniera efficace le proprie risorse e il proprio operato».

L’ingegner Raffaele Latrofa, ex vicesindaco Fdi di Pisa, ora commissario dell’Authority laziale che ha il quartier generale a Civitavecchia

«La pubblicazione di questa sentenza rappresenta per l’Autorità di Sistema un momento importante e fortemente positivo»: queste le parole dell’ingegner Latrofa. Ridurre a «meno dell’1% l’esborso rispetto a quanto inizialmente richiesto dalla controparte» – afferma – significa aver condotto «una difesa solida e lungimirante». È il risultato non del caso, ma «dell’impegno, della preparazione e della dedizione di tutti coloro che hanno lavorato a questa vicenda»: in primis il riferimento è all’ufficio legale dell’ente con gli avvocati Fabrizio Losco, Stefania Accardi e Gabriella Giacomantonio e il personale amministrativo e tecnico coinvolto.

«A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento», dice il commissario: «È la dimostrazione che, anche nelle situazioni più complesse e potenzialmente gravose per l’ente, la serietà e la competenza pagano». Aggiungendo poi: «Questo successo ci sprona ad affrontare con determinazione le prossime sfide, consapevoli della responsabilità che abbiamo nella gestione delle risorse pubbliche e nel garantire il buon andamento del sistema portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Questa sentenza permette di svincolare somme accantonate che per anni hanno congelato il bilancio e che adesso potranno essere utilizzate per lo sviluppo dei tre porti».

Pubblicato il
15 Agosto 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio