Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
ALTA FORMAZIONE

La Regione ti dà una mano per pagare il master: come e a chi

Dedicato a laureati under 35 con Isee sotto i 36mila euro

FIRENZE. Laureate e laureati che non abbiano ancora compiuto 35 anni, residenti in Toscana, con Isee non superiore a 36 mila euro, che non abbiano già fruito di un voucher per alta formazione assegnato con il bando 2024/25. È questo l’identikit del giovane al quale si rivolge il bando che la Regione Toscana annuncia di voler mettere sulla rampa di lancio (con una dotazione di 400mila euro) per aiutarli mediante la concessione di voucher a superare le barriere economiche che talvolta impediscono l’iscrizione a master di I e II livello presso Università o istituzioni di alta formazione equipollenti.

Il voucher – viene segnalato –  potrà essere richiesto per frequentare «master universitari di primo e di secondo livello presso Università o istituzioni di alta formazione equipollenti che si trovano in Italia che rilascino almeno 60 Cfu: servirà a coprire in tutto o in parte le spese di iscrizione fino ad un massimo di 4.500 euro. È da aggiungere che i master «dovranno essere iniziati (o iniziare) con riferimento all’anno accademico 2025/26 e terminare con rilascio del titolo finale».

L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, nella valutazione delle domande, prenderà in considerazione – si afferma – voto di laurea, tempi per il suo conseguimento, Isee universitario ed aspetti di qualità e coerenza del progetto (coerenza del corso prescelto con gli studi pregressi, con le esperienze professionali e personali, con le motivazioni e le prospettive professionali esposte). Vale la pena di mettere l’accento sul fatto che “premialità” «saranno «assegnate ai progetti formativi legati alla strategia regionale di specializzazione intelligente (S3)».

Dalla Regione si informa che la giunta ha approvato «gli elementi essenziali» del provvedimento. Stiamo parlando di un bando, adottato e gestito dall’ Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e inserito nel progetto “Giovanisì” della Regione: è finanziato con risorse PR Fondo Sociale Europeo Plus (Fse+) 2021-2027.

«La Toscana – queste le parole del presidente della Regione, Eugenio Giani – crede nei suoi giovani e nel loro talento. Con questi voucher per l’alta formazione mettiamo un altro mattone fondamentale nella costruzione di una regione che non solo forma i propri ragazzi con università di eccellenza, ma che li accompagna anche dopo: sostenere economicamente la specializzazione attraverso un master significa dare un chance concreta a centinaia di famiglie toscane e significa per la nostra regione trattenere e valorizzare i “cervelli”. Sono la risorsa più preziosa per lo sviluppo economico, la ricerca e l’innovazione».

Per l’assessora all’università e alla ricerca, Alessandra Nardini, investire sulla formazione di ragazzi e ragazze significa «investire su crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, fondamentale per il nostro territorio e per il Paese». Aggiungendo: «Vogliamo garantire a tutte e a tutti, a prescindere dalla condizione economica di partenza, l’opportunità di realizzarsi, specializzarsi e di valorizzare il proprio talento. Questo è un obiettivo che stiamo portando avanti a partire dal diritto all’educazione nei primi mesi di vita, fino ai livelli più alti di formazione, come in questo caso, è così che si combattono le disuguaglianze e si riconosce la formazione come leva di emancipazione sociale, di crescita e di sviluppo».

Pubblicato il
27 Agosto 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio