Consegnata a Grimaldi una nuova nave porta-veicoli per l’utilizzo sulle rotte con l’Asia
È già pronta per utilizzare nei motori l’ammoniaca, le emissioni sono dimezzate
NAPOLI. È lunga 200 metri e larga 38 con una stazza lorda di 77.500 tonnellate. Il suo “mestiere” è trasportare auto, suv e furgoni, sia elettrici che con motori tradizionali: con una capacità di carico equivalente a oltre 9.200 auto e in più quattro ponti come extra per far viaggiare merci rotabili di grandi dimensioni, inclusi carichi pesanti fino a 250 tonnellate e con un’altezza massima di 6,5 metri. È questo l’identikit di “Grande Auckland”, la seconda di sette unità porta-veicoli (Pctc) che il gruppo armatoriale napoletano Grimaldi ha preso in consegna a Shanghai, in Cina: le sette navi sono state commissionate ai cantieri Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Company Limited e China Shipbuilding Trading Company Limited, ambedue sotto l’ombrello del colosso China State Shipbuilding Corporation Limited (Cssc).
Dal quartier generale della compagnia si tiene a mettere in evidenza che «l’innovativo motore elettronico garantisce consumi specifici di carburante tra i più bassi della categoria e il rispetto delle normative ambientali più stringenti in merito a emissioni di CO₂, NOx e SOx». In particolare, grazie alle dimensioni che massimizzano la capacità di carico, al progetto nave consolidato, alle innovazioni progettuali e ad impianti di ultima generazione – viene sottolineato – la “Grande Auckland” «riduce significativamente l’indice di emissioni di CO2 per carico trasportato. Per essere più precisi: «fino al 50% rispetto a quello delle unità di questo tipo (Pctc) della precedente generazione»
A ciò si aggiunga – dicono dal gruppo – che la nave ha ottenuto la notazione di classe “ammonia ready” da parte del Rina (Registro Italiano Navale): è l’attestazione che, in una fase successiva, «potrà essere convertita all’utilizzo dell’ammoniaca come combustibile alternativo a zero emissioni di carbonio». Ancora: «È anche dotata della predisposizione per il “cold ironing”, ovvero la possibilità di alimentarsi con energia elettrica da terra durante la sosta in porto, che costituisce, laddove disponibile, un’alternativa green al consumo di carburanti tradizionali».
Lo stato maggiore della compagnia segnala che la “Grande Auckland” sarà utilizzata sulla rotta Asia-Europe, sulla quale «resterà impiegata per tutto il 2025». La nave partirà da Shanghai e Lianyungang con a bordo 4.900 auto e 3.300 metri lineari di carico rotabile (bus, camion, escavatori, rimorchi): farà tappa a Agadir e Tanger Med (Marocco), a Vigo (Spagna), ad Anversa (Belgio) e a Southampton (Regno Unito). Dal Nord Europa – viene fatto rilevare – ripartirà poi alla volta dell’Asia, passando per La Réunion (dipartimento francese dell’Oceano Indiano), prima di raggiungere Yokohama e Toyohashi (Giappone) e, infine, Masan (Corea del Sud).
Vale la pena di segnalare che il nome di questa nuova nave è da intendersi come un omaggio alla città neozelandese di Auckland: dal 2023 vede attraccare regolarmente, con frequenza mensile, le navi Grimaldi provenienti dall’Europa.
L’ultima sottolineatura riguarda il portafoglio ordini del gruppo Grimaldi: sono nel carnet ancora 14 navi porta-veicoli (Pctc) “ammonia ready”, con tempi di consegna da qui al 2027; saranno destinate a «potenziare ulteriormente i collegamenti marittimi dedicati al mercato asiatico».