Il fronte dei municipi: i tagli sulla scuola fanno spopolare le aree interne
FIRENZE. “I tagli e le politiche di risparmio sull’istruzione stanno mettendo a rischio le scuole delle aree interne e con esse il futuro di intere comunità”. Parte da qui Ali Toscana, l’alleanza fra municipi toscani che fa parte della galassia di Autonomie Locali Italiane. Nel mirino è il fatto che “quando si chiude una scuola, il territorio perde un presidio fondamentale e si innesca un circolo vizioso che porta allo spopolamento e alla perdita di servizi”.
Quest’organizzazione degli enti locali vuol mettere l’accento sull’allarme lanciato dai sindacati toscani della scuola, che denunciano “un precariato ancora altissimo, troppe supplenze e tagli di cattedre che – si afferma – colpiscono soprattutto i plessi più piccoli, nelle zone periferiche e montane”.
Ali Toscana fa riferimento all’ultimo rapporto Ocse Education per ricordare che “in Italia un adulto su tre (37%) ha un basso livello di alfabetizzazione, cioè dieci punti percentuali in più rispetto alla media Ocse, e solo il 20% dei giovani completa studi universitari in ambito Stem”.
Per l’organizzazione di enti locali toscani questa situazione impone “la necessità di ripensare in profondità le politiche sulla scuola: basta con i tagli, servono investimenti veri e strutturali”. Aggiungendo poi: “Ogni classe mantenuta aperta è un presidio di civiltà, soprattutto nelle aree interne dove una scuola viva tiene viva anche la comunità”. Lo ribadisce spiegando che è indispensabile “un piano nazionale per sostenere i piccoli plessi: la tenuta sociale ed economica di questi territori è a rischio”.