Laurea honoris causa all’attivista-scrittrice palestinese Suad Amiry
Premiata nel 2004 al “Viareggio” per un libro sull’occupazione di Ramallah

Suad Amiry, scrittrice palestinese
SIENA. Il suo libro più noto è “Sharon e mia suocera” in cui con ironia amarissima racconta la sua vita a cavallo fra il 2001 e il 2002 chiusi quasi sempre in casa perché gli occupanti israeliani hanno imposto il coprifuoco: nelle poche ore in cui si può uscire c’è da trovare un po’ di cibo e, nel suo caso, in mezzo a tanti intoppi e guai c’è da trovare il modo di portar via la suocera ottantenne dalla sua casa che è a rischio perché vicina alla residenza del leader palestinese Arafat. Se torniamo a parlare di questo libro è perché l’autrice Suad Amiry torna in Toscana, che le ha già reso omaggio nel 2004 con il “premio Viareggio”, perché l’università per stranieri di Siena (Unistrasi) le ha conferito la laurea magistrale honoris causa in scienze linguistiche e comunicazione interculturale.
In realtà, non stiamo parlando di una romanziera: Suad Amiry è una architetta, originaria della Siria, vissuta fra Giordania, Egitto e Libano, laurea negli Usa e specializzazione in Scozia, da più di quarant’anni vive in Cisgiordania. È docente universitaria e da studiosa si occupa dell’architettura storica palestinese come patrimonio culturale da conservare. Ma è anche attivista: all’inizio degli anni ’90 è stata nell’équipe palestinese che ha seguito negli Stati Uniti i negoziati per la pace in Medio Oriente, impegnata anche in iniziatuve soprattutto con donne israeliane e palestinesi. Si spiega dunque perché lei dice di avere una triplice esistenza: l’una da architetto, l’altra da attivista e infine la terza da scrittrice, nata «solo per caso» rimettendo a posto i diari scritti sotto l’occupazione quasi come una forma di terapia.
La laurea le verrà consegnata lunedì 6 ottobre nell’aula magna Virginia Woolf dell’Università per stranieri di Siena. Appuntamento dalle ore 11 con questo programma: intervento di Aya Ashour; “laudatio” a cura di Agnese Fusaro e Jacopo Tabolli; “lectio” di Suad Amiry dal titolo “1948”. L’evento sarà accompagnato dalla musica dei “Maram oriental ensemble”.