Interporto Toscano, si è dimesso il vicepresidente Angelo Roma
Era entrato in consiglio come numero due nel 2019 su indicazione dell’Authority

Angelo Roma, per sei anni vicepresidente della società che gestisce l’Interporto Vespucci di Guasticce (Livorno): ora le dimissioni
LIVORNO. Si è dimesso Angelo Roma, vicepresidente di Interporto Toscano Amerigo Vespucci (Itav), la società che ha in mano l’infrastruttura interportuale che si estende per 2,8 milioni di metri quadri nella piana di Guasticce. Era numero due dell’interporto livornese dal luglio di sei anni fa in rappresentanza dell’Authority labronica che nel frattempo era salita al 30% divenendo l’azionista di riferimento (sempre comunque in alleanza strutturata con la Regione Toscana e le istituzioni locali). Nel consiglio di amministrazione della società interportuale era stato presente anche in passato, nel periodo dal ’97 al 2000.
A quanto si è appreso, la decisione di Roma – che, come i lettori ben sanno, è anche apprezzato collaboratore della “Gazzetta Marittima” – è stata presa a «conclusione dei miei cinquant’anni di porto» come scelta personale.
Quello di Angei Roma è un curriculum sfaccettato: in porto ma non solo nella trincea dell’operatività dei traffici, c’è la guida di una compagnia di navigazione, la cura dei rapporti fra un grosso armatore e il porto, l’impegno nella società interportuale. Sempre comunque sotto il segno dell’economia del mare.
Prima di lavorare nel porto di Livorno, in realtà, tutto era cominciato in altro modo, benché sempre sul mare: nel ’72 a ventisei anni era nello Stato Maggiore dell’Istituto di guerra marittima come ufficiale addetto all’elaborazione automatica delle informazioni; incarico che lo porterà a frequentare la sede Cnr di Roma e a preparare una pubblicazione specifica con il supporto hardware del Cnuce.
A 37 anni entra viene mandato a guidare Intercontainers Livorno, che diventerà il primo operatore dello scalo labronico: vi resterà fino al 2011. Alla metà degli anni ’80, con la Darsena Toscana in fase di decollo, l’Italia di Navigazione. a quel tempo compagnia di bandiera, gli affida il compito di spostare i traffici dal Porto vecchio a quello nuovo. Nel ’96 la compagnia israeliana Zim lo indica come proprio interlocutore ufficiale nel porto di Livorno.
Nel 2009 la Regione Toscana lo chiama a guidare come amministratore unico la compagnia pubblica Toremar fino alla prima delle privatizzazioni della galassia ex Tirrenia (si dimetterà due mesi e mezzi dopo il passaggio della società a Moby). Nel frattempo il ministero dello sviluppo economico e quello delle infrastrutture lo inseriscono nella Commissione marittima del porto di Livorno.
Prima di entrare di nuovo nel board di Interporto c’è il tempo per ottenere da Interreg il titolo di esperto nazionale del settore portuale e di ricoprire per un quinquennio la carica di presidente di Assonautica.