Plastic Free: «Tre tonnellate di rifiuti rimossi dai volontari in Toscana»
L’associazione parla di «75 tonnellate raccolte nei 230 eventi in tutta Italia»

I partecipanti alla Plastic Free
FIRENZE. Più di tre tonnellate di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente ripulendo spiagge, fiumi, parchi e aree verdi in 11 appuntamenti che hanno visto protagonisti 355 volontari toscani: è questo l’esito dell’iniziativa di Plastic Free coordinata dal referente regionale Mario De Longis. È stata uno spicchio della mobilitazione che a livello nazionale ha messo in calendario nello scorso fine settimana qualcosa come 228 eventi in tutta Italia, mobilitando in tutto 6.375 volontari e riuscendo a rimuovere «oltre 75 tonnellate di rifiuti», come segnalato nel bilancio globale dell’iniziativa “Sea & Rivers”, promossa da Plastic Free Onlus con il patrocinio morale del ministero dell’ambiente e il supporto di Mini Italia come sponsor principale.
L’iniziativa aveva lo scopo di mettere al centro dell’attenzione il fatto che, secondo le stime, «circa l’80% della plastica che arriva in mare proviene dalla terraferma, trasportata dai fiumi che ogni anno riversano tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti plastici». In Italia, studi recenti condotti in prossimità delle foci di 12 fiumi – è stato fatto rilevare – hanno «evidenziato che l’87% dei rifiuti è composto da plastica, con oltre il 38% rappresentato da plastica monouso».

Uno degli appuntamenti della Plastic Free
Plastic Free ricorda che, «dal 2019 ad oggi», ha organizzato «oltre 9.100 appuntamenti di pulizia ambientale, rimuovendo più di 4,7 milioni di kg di rifiuti», rivendicando una metodologia che punta a «liberare il pianeta dalla plastica un’azione concreta alla volta».
Così Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus: «Un grazie di cuore ai nostri referenti e volontari che, anche in condizioni non sempre favorevoli, si sono rimboccati le maniche per difendere ciò che abbiamo di più prezioso. Difendere mari, fiumi e corsi d’acqua non è solo una battaglia ambientale, ma una scelta di tutela della nostra salute: microplastiche e nanoplastiche sono ormai state rilevate nel sangue, nei polmoni, nel latte materno e nei tessuti umani. Prendersi cura dell’ambiente vuol dire amare anche noi stessi».