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Contship rivendica a Gioia Tauro record mediterraneo per le mega-ship

Anche altri scali italiani (Cagliari e Trieste) possono già offrire fondali oltre i 16 metri – L’immobilismo e la mancanza di visione logistica da parte della classe politica – L’impegno dei privati

Cecilia Battistello

LA SPEZIA – Prendendo spunto dal recente articolo della “Gazzetta” sull’approfondimento e allargamento del canale di Suez il direttore marketing del gruppo Contship Italia Daniele Testi ci ha inviato un breve intervento che riteniamo interessante pubblicare integralmente.
“Spero di fare cosa utile – scrive Testi – nel passare alcune info rispetto alla situazione di alcuni porti italiani ove siamo presenti come Gruppo Contship.
“Non c’è dubbio che la situazione dei porti in Italia risenta di anni ed anni di immobilismo e mancanza di visione (della classe politica) o ancora scarsa sensibilità alle implicazioni che il settore della logistica in generale ha come impatto sulla competitività del sistema Italia.
[hidepost]“Ciò nonostante la situazione attuale vede alcuni dei porti container italiani posizionati meglio di quanto si possa pensare soprattutto per ciò che riguarda i fondali e la disponibilità di gru capaci di operare le navi di recente costruzione (classe superiore alle 14.000 Teus di capacità).
“A Gioia Tauro e Cagliari sono infatti già oggi disponibili fondali superiori ai 16 m, così come a Trieste.
In particolare a Gioia Tauro, arrivano in maniera continuativa, già da oltre due anni, navi con pescaggio pari a 15,5 m (quindi ben superiori a quanto possa fare Port Said). Non solo, a Gioia Tauro sono già attive dalla fine del 2006, 9 gru (su un totale di 22) capaci di operare sino a 23 file di container quindi sulle navi di classe ancora superiore a quelle di cui stiamo parlando.
“Il 6 luglio abbiamo avuto poi la prova provata che Gioia Tauro non solo opera in maniera continuativa questo tipo di navi ma anzi è probabilmente l’unico terminal nel Mediterraneo in grado di operare in contemporanea fino a 3 di questi giganti del mare (si veda il nostro comunicato stampa di luglio inclusa foto fatta con un drone robotizzato).
“Ricordando bene la grande stima che Nereo Marcucci ha per il suo giornale – scrive concludendo Testi – sono certo che condividerà il fatto che abbiamo bisogno di migliorare tante cose in Italia tra cui anche un po’ di autostima rispetto alle potenzialità che sappiamo ancora offrire ai mercati internazionali”.

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Pubblicato il
3 Novembre 2012

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