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I DATI

Ravenna, l’ascesa del porto è trainata dall’impennata del traffico di cereali

Movimentazione complessiva a quota 18 milioni di tonnellate (più 6%)

Francesco Benevolo, commissario Authority Ravenna

RAVENNA. Sfiora i 18 milioni di tonnellate la movimentazione complessiva delle merci nel porto di Ravenna nei primi otto mesi di quest’anno: precisamente 17 milioni 911mila tonnellate, con un incremento di un milione e spiccioli, cioè il 6% in più a confronto con l’analogo periodo dello scorso anno. Con una particolarità: il consueto sbilanciamento fra merci in arrivo e merci in partenza si è ulteriormente ampliato, visto è stato sbarcato il 7,3% di tonnellate in più e imbarcato il 2,4% in meno.

Detto per inciso, il traffico container da Capodanno a tutto agosto è arrivato a un niente da quota 144mila teu (più 4,5%), analogo l’incremento se lo misuriamo in tonnellate (più 4,3%).

Giù invece i traffici ro-ro, cioè i semirimorchi e i camion inviati via nave: quasi 54mila mezzi (diecimila in meno a paragone con il dato 2024, con un calo che non va lontano dai 16 punti percentuali), poco meno di 1,1 milioni di tonnellate (meno 7,5%). Con il segno “meno” anche l’andamento dei trailer della linea Ravenna-Brindisi-Catania nei primi 8 mesi dell’anno: in calo del 2,2%.

Discorso a parte meriterebbero i prodotti liquidi (in aumento del 16,9%), resta il fatto che è il comparto agroalimentare con derrate alimentari e prodotti agricoli a fare da traino ai risultati positivi: ben oltre 3,8 milioni di tonnellate nel periodo gennaio-agosto 2025, 600mila tonnellate in più (18,5%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Soprattutto stiamo parlando del boom della movimentazione dei cereali: con quasi un milione e mezzo di tonnellate risulta «in rialzo del 67,4% con 586 mila tonnellate in più». Bene anche la movimentazione delle farine (863mila tonnellate, più 4,3%) e ancor di più gli oli animali e vegetali (540mila tonnellate, più 29,5%); invece gli sbarchi dei semi oleosi fanno registrare in arretramento (meno 11,7%).

Sempre guardando dentro le merceologie, balza agli occhi che i materiali da costruzione (3,1 milioni di tonnellate) sono in aumento dell’8,9%: in particolare, l’incremento riguarda le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo (più 10,2%).

Capitolo passeggeri: al terminal crociere di Ravenna hanno fatto tappa  58 navi da crociera, tre in più dello stesso periodo dello scorso anno) ma i 187mila turisti sono il 3,4% in meno. È probabilmente l’indizio che anche in questo porto le love boat sono un po’ meno kolossal rispetto al passato.

Quanto alle previsioni, dai primi dati rilevati sul “Pcs”, il settembre 2025 sembra un mese decisamente ok: la movimentazione complessiva si stima possa attestarsi a oltre 2,2 milioni di tonnellate, dunque in crescita di 14,2 punti rispetto a dodici mesi prima. In positivo le prime anticipazioni: più 52,0% per gli agroalimentari liquidi e più 54,1% per quelli solidi, più 5,9% per  i metallurgici, più 26,9% per i prodotti chimici solidi, più 83,4% per i prodotti petroliferi. Giù invece i prodotti chimici liquidi (meno 28,5%), i concimi (meno 30,9%) e i materiali da costruzione (meno16,0%).

Si inverte la tendenza relativamente a ro-ro e container: in crescita di poco meno di cinque punti sia le tonnellate di merce su trailer che il numero di trailer; in netta diminuzione la merce in container (meno 28,7%) e i teu (meno 32,1%).

Pubblicato il
6 Ottobre 2025

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