Scuola Imt Lucca impegnata negli scavi della Villa di Domiziano
Archeologia, lavori in una grande residenza imperiale sul lago

Scavi archeologici di Villa di Domiziano
LUCCA. Il parco archeologico della Villa di Domiziano a Sabaudia, una delle più rilevanti residenze imperiali del Lazio, affacciata sul Lago di Paola e inserita nella riserva naturale integrale del Parco Nazionale del Circeo, è al centro dell’attenzione del programma di scavi che si avvale della collaborazione della Scuola Imt Alti Studi, che partecipa con competenze archeologiche e metodologie interdisciplinari, in sinergia con il ministero della cultura (Direzione generale musei e la Drmn Lazio).
A darne notizia è il centro universitario d’eccellenza di Lucca, segnalando che la villa occupa «quasi per intero una penisola di circa 46 ettari, in gran parte ancora da indagare, in un contesto paesaggistico e ambientale di eccezionale pregio».
È vero che bisogna fare i conti con «poliazioni storiche, interri e rimboschimenti novecenteschi», però – come viene fatto rilevare – quest’area conserva «un’articolazione monumentale di grande interesse». Oggi come oggi sono visitabili tre nuclei principali:
- l’area termale dei “balnea ad esedre” sul lato sud-ovest,
- il settore centrale dedicato alla raccolta e distribuzione delle acque,
- l’area del cosiddetto “bacino absidato” alla punta nord-ovest della penisola.
Adesso il cantiere dei nuovi scavi si pone in continuità con le indagini avviate tra il 2009 e il 2012 attorno al “bacino absidato”, spiegano i promotori della campagna di scavi. È qui che, secondo quanto viene riferito, si concentrano strutture e funzioni cruciali per la vita della villa. In particolare, si prevede:
la ripresa della messa in luce del porticato affacciato sul lago, «solo parzialmente noto»: saranno riportati alla luce «il mosaico pavimentale (tessellato monocromo bianco con fascia nera) e le strutture colonnate, in parte già restaurate e musealizzate»;
saggi nell’area della villa per definire nuove aree d’interesse nelle successive annualità, «sia in relazione ai sistemi idraulici sia al resto della struttura residenziale».
Le attività permetteranno di consolidare la conoscenza del sistema residenziale e produttivo della villa e di affinare l’interpretazione del rapporto tra architettura, paesaggio lacustre e gestione delle acque—uno dei tratti identitari del complesso domizianeo.
Queste le parole di Elisabetta Scungio, direttore della Direzione regionale Musei nazionali Lazio: «La ripresa delle indagini archeologiche alla Villa di Domiziano a Sabaudia segna un momento fondamentale per la ricerca e la valorizzazione di uno dei siti più prestigiosi del nostro territorio, grazie al sostegno della Direzione Generale Musei e alla collaborazione con la Scuola Imt Alti Studi di Lucca».
Ecco la dichiarazione dei responsabili scientifici dello scavo per la Scuola Imt, la professoressa Maria Luisa Catoni e il professor Riccardo Olivito: «È di una preziosa collaborazione fra la Scuola Imt e il ministero della cultura, attraverso la Direzione generale Musei e la Direzione regionale Lazio, che avrà un grande impatto sulla ricerca archeologica, la formazione e la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale». Aggiungendo poi: «La Scuola Imt contribuisce a questo importante progetto con un approccio sia strettamente archeologico sia interdisciplinare, come è nella sua missione istituzionale. In particolare, vi è un forte impegno collettivo di tutti gli enti coinvolti a strutturare e rendere fruibili i dati via via acquisiti così da promuovere ricerche e iniziative di valorizzazione con metodologie altamente innovative».