Sfida fra start-up: vince il progetto contro l’invecchiamento del cervello
A Pisa la finalissima, e ora in lizza per la Toscana al premio nazionale

I primi tre progetti classificati nella Start-Cup Toscana 2025
PISA. Mettere insieme le potenzialità dell’intelligenza artificiale e la biologia dell’invecchiamento per affrontare le malattie legate all’età e conquistare una nuova qualità di vita (e maggiore soddisfazione nel proprio senso di sé). È questo l’ “ingrediente segreto” della “ricetta” che ha portato “Lachesis Bio”, progetto della Scuola Normale Superiore a conquistare il primo posto nella “Start Cup Toscana 2025”, la disfida che mira a valorizzare «le migliori idee imprenditoriali a elevato contenuto innovativo nate dalla ricerca scientifica, tecnologica, sociale e umanistica toscana», come spiegano gli organizzatori di questo progetto promosso e finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto “Giovanisì”.

Sara Bagnoli, Scuola-Normale riceve il primo premio della Start-Cup Toscana 2025
Stiamo parlando di progetto di spinoff, coordinato da Sara Bagnoli (Laboratorio di Biologia Bio@Sns), in tandem con Alessandro Cellerino e Darya Krasilnikov. Obiettivo: sviluppare «un modello accurato di analisi dei processi dell’invecchiamento cerebrale per l’individuazione di farmaci o composti naturali per contrastare le patologie legate a tali processi».
«Finora mancava un modello accurato per studiare l’invecchiamento cerebrale», spiega Sara Bagnoli, che quest’anno proprio per questo tipo di ricerche è risultata vincitrice del premio L’Oréal-Unesco per le giovani donne nella scienza. «In particolare, – aggiunge – manca sul mercato una piattaforma che sia focalizzata sulle malattie legate all’invecchiamento: con “Lachesis Bio” si intende colmare questa lacuna».
Bagnoli ricorda la pluriennale ricerca del Laboratorio di Biologia della Scuola Normale nel campo dei processi di invecchiamento cerebrale, così come l’introduzione da parte del professor Alessandro Cellerino del pesciolino “killifish turchese” come modello di analisi dei processi di invecchiamento tanti anni fa. «In virtù della vita breve di questo animale e quindi la facilità di osservare quasi in diretta questi fenomeni, – afferma Bagnoli – siamo in grado di analizzare in modo accurato i processi di invecchiamento, combinando intelligenza artificiale, sperimentazione in vitro e ricerca in vivo per identificare i farmaci più promettenti anti-età».
La cerimonia di premiazione ha tenuto banco a Pisa, al Centro Congressi Le Benedettine dell’ateneo pisano: Bagnoli ha ricevuto il riconoscimento dal professor Francesco Cardarelli, prorettore della Normale per quanto riguarda trasferimento tecnologico e uso responsabile della conoscenza. La “Start Cup” rappresenta la fase regionale del “Premio Nazionale per l’Innovazione” (Pni). L’edizione 2025 è stata organizzata dall’Università di Pisa, attraverso la Direzione Ricerca e Valorizzazione delle Conoscenze, in collaborazione con l’Ufficio Regionale di Trasferimento Tecnologico della Regione Toscana.
Il podio è completato dal secondo posto, che è stato appannaggio di “NSight Dynamics Human Through Data”, protagonista un team dell’Università di Firenze, e dal bronzo del terzo classificato, cioè il progetto “Magys Drive”, presentato da una équipe della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. I primi tre classificati riceveranno un premio in denaro di 5mila, 3mila e 2mila euro, messi a disposizione dalla Regione Toscana, e parteciperanno – insieme al progetto che ha ricevuto la menzione d’onore – alla finale nazionale del Premio Nazionale per l’Innovazione (Pni) 2025, in programma a Ferrara il 4 e 5 dicembre, in rappresentanza della Toscana.
Il progetto del team dell’università di Firenze – viene messo in evidenza – riguarda «lo sviluppo di un nuovo biosensore ottico, economico e scalabile, capace di diagnosticare malattie in modo rapido, non invasivo e ad alta sensibilità attraverso l’analisi molecolare dei principali fluidi biologici»; quello della “squadra” del Sant’Anna, invece, è un «riduttore meccanico basato su tecnologia magnetica: un sistema altamente efficiente che consente un significativo risparmio energetico e favorisce la sostenibilità nelle applicazioni robotiche industriali». Da segnalar che è stata assegnata una “menzione d’onore” a una proposta dell’ateneo fiorentino (“MuonLab”), che ha proposto “un progetto di “imaging muografico” per indagini non invasive».
Oltre ai tre vincitori principali, la giuria ha assegnato le menzioni speciali previste dall’Ufficio Regionale di Trasferimento Tecnologico della Regione Toscana:
- Premio “Social Innovation” (per il miglior progetto di innovazione sociale): Onaya Biotech, Università di Pisa
- Premio “Imprenditoria Femminile” (per il miglior progetto d’impresa a maggioranza femminile): Light On Mechanobiology, Università di Firenze
- Premio “Climate Change” (per il miglior progetto d’impresa ad impatto sul cambiamento climatico): Biotronika, Scuola Superiore Sant’Anna
Sono stati inoltre conferiti i premi speciali offerti dagli enti sponsor:
- Polo Tecnologico di Navacchio (percorso “Startup Booster”): Biotronika, Scuola Superiore Sant’Anna
- Studio Rubino & Partners (consulenza gratuita sulla proprietà intellettuale): Onaya Biotech, Università di Pisa
- Società Addì (audit strategica dell’innovazione): MuonLab, Università di Firenze
- Studio MM (supporto alla costituzione societaria e assistenza nella contrattazione con investitori): Onaya Biotech, Università di Pisa.
La giornata finale della “Start Cup Toscana 2025” si era aperta con l’intervento di Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa, Chiara Galletti, delegata del rettore dell’Università di Pisa per le relazioni con le imprese, ed Evaristo Ricci di Pni-Cube. Per la Regione Toscana era presente Lorenzo Bacci, dirigente del settore diritto allo studio universitario e sostegno alla ricerca.
A seguire si è svolta la presentazione dei progetti finalisti, moderati dal professor Marco Pierini, prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale dell’Università di Firenze. Vale la pena di ricordare che nel corso dell’evento si è tenuta anche una tavola rotonda dal titolo “Impatto dell’intelligenza artificiale sullo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali”, moderata dalla professoressa Chiara Galletti. Sono intervenuti Giuseppe Prencipe (Dipartimento di informatica dell’Università di Pisa), Erik Longo (Dipartimento di scienze giuridiche dell’ateneo fiorentino), Giulio Ferrigno (Istituto di Management della Scuola Superiore S. Anna), Domenico Prattichizzo (Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Siena). Ha concluso la mattinata la professoressa Sibilla Di Guida, delegata del rettore Scuola Imt Alti Studi Lucca.
Queste le parole della professoressa Chiara Galletti, delegata del rettore dell’Università di Pisa per le relazioni con le imprese: «La “StartCup Toscana 2025” rappresenta non solo un’occasione per valorizzare le idee più innovative, ma anche un vero e proprio ponte tra ricerca e impresa: l’iniziativa si inserisce pienamente nell’impegno crescente del nostro ateneo nel promuovere e sostenere la creazione di nuove realtà imprenditoriali, attraverso percorsi come il corso trasversale d’Ateneo “Startup e multidisciplinarietà” e le attività del Contamination Lab, tra cui “Create Your Business”. E questa giornata conferma il grande talento e creatività presente nel nostro territorio».











